Pino abbattuto in centro Polemica su chi ha dato l’ok 

Il taglio dell’albero ha sorpreso anche l’assessore alla manutenzione Petrini «L’avranno deciso i vigili del fuoco ritenendolo evidentemente pericoloso»

ROSETO. «Chi ha ordinato l'abbattimento di un pino storico?». È quanto chiede Gabriella Parisciani, consigliere dell’associazione Conalpa Abruzzo(coordinamento nazionale per gli alberi e paesaggio), intervenendo sul taglio di un pino nella pineta Celommi effettuato ieri mattina dai vigili del fuoco.
Martedì sera il titolare del bar gelateria Ambrosia aveva telefonato ai vigili del fuoco segnalando l’“inclinazione pericolosa” del pino. E così ieri mattina intorno alle 9, l’area dove insisteva l’albero, in via L’Aquila, era stata transennata e i vigili del fuoco avevano iniziato le operazioni di alleggerimento della chioma. Nessuno credeva dovessero abbatterlo, neanche l’assessore alla manutenzione Nicola Petrini che in un primo momento, dopo aver confermato l’alleggerimento della chioma, aveva annunciato la volontà del Comune di chiedere una verifica da parte di un agronomo per poi decidere come procedere. I vigili del fuoco, però, non si sono fermati alla chioma ma, dopo aver legato il pino per questioni di sicurezza (erano parcheggiate due auto nell’area transennata), hanno tagliato anche il tronco, una decisione che ha sorpreso anche lo stesso Petrini. «Avranno deciso di abbatterlo i vigili del fuoco», sottolinea Petrini, «perché lo hanno ritenuto pericoloso evidentemente. Vorrei precisare che non è una scelta che abbiamo fatto come Comune, anche perché avevamo un’altra idea in merito». Parisciani di Conalpa precisa che quel pino storico, radicato saldamente all’interno della pineta Celommi, era in quella posizione da molti anni. «Un albero elegante e dalla chioma verdeggiante, la sua presenza non ha mai allarmato nessuno», spiega Parisciani, «Non ha mai spaventato chi ha operato per tanti anni attraverso attività commerciali anche all’aperto e gli avventori che ne hanno goduto ombra e refrigerio durante la calura estiva. E invece ieri mattina i vigili del fuoco e gli agenti della polizia locale, intervenuti a seguito di una segnalazione, hanno valutato il da farsi e gli eventuali provvedimenti da intraprendere. C’è da chiedersi, però, se in caso di effettiva e imminente pericolosità, le operazioni della messa in sicurezza dell’albero non si sarebbero dovute effettuare subito». Parisciani, infine, sottolinea che il vuoto lasciato da quel pino non potrà essere colmato. «Per l'associazione», conclude Parisciani, «fino a quando si continuerà a scavalcare le competenze tecnico- scientifiche e professionali, ossessionati da fobie ed isterismi più o meno collettivi, il patrimonio arboreo sarà sempre a rischio».
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