Portalettere in ferie, la posta resta ferma 4 giorni

Bloccata la consegna della posta in mezza provincia di Teramo: ai disservizi causati dalla carenza di portalettere si sommano quelli causati dalle ferie forzate imposte dall'azienda

TERAMO. Black out nella consegna della posta in mezza provincia di Teramo per quattro giorni. Ai disservizi causati dalla carenza di portalettere si sommano quelli causati dalle ferie imposte dall'azienda. I direttori dei centri dei servizi postali hanno l'obiettivo di far smaltire le ferie al personale e così il 70% dei postini di Teramo e della zona montana sono stati messi in ferie venerdì 3 giugno. Di conseguenza la posta è rimasta in giacenza per quattro giorni, dal festivo 2 giugno a ieri.

‹‹E questo è accaduto››, spiega Pietro Esposito, segretario provinciale della Slc Cgil, ‹‹non solo per la posta ordinaria ma anche la posta a firma come le raccomandate e i quotidiani in abbonamento che non sono stati consegnanti per quattro giorni. E' l'ennesima riprova della situazione in cui è la gestione del personale all'interno delle Poste››. Il sindacalista torna sui disservizi nel recapito della corripondenza. Da 6-7 mesi c'è stata una ristrutturazione dell'orario: i postini lavorano su 5 giorni e non più su 6. L'orario giornaliero si è dunque allungato e di conseguenza le zone di recapito assegnate a ognuno sono state ingrandite. Ma in maniera eccessiva. Il problema è che quella che era stata proposto come una sperimentazione rischi di essere definitiva. Sono cadute nel nulla, infatti, le richieste di incontro fatte all'azienda dai sindacati.

‹‹Disservizi gravi avvengono, ad esempio, a Mosciano››, aggiunge il sindacalista, ‹‹i postini erano 6 e già insufficienti, con questa ristrutturazione sono stati ridotti a 5. Ci sono problemi anche al centro di smistamento di Alba Adriatica, che cura anche Tortoreto, Martinsicuro e Colonnella: sono sotto organico e anche lì la situazione è al collasso. Situazione destinata a peggiorare perchè con il periodo estivo aumenta la popolazione nella zona costiera e quindi i volumi di posta. Si interveniva d'estate, fino all'anno scorso, con personale di supporto a tempo determinato, ma quest'anno, dai segnali che abbiamo non avverrà››. La Slc Cgil è sul piede di guerra. Venerdì prossimo ci sarà un incontro a livello regionale, se non ci saranno risposte sarà proclamato il blocco dello straordinario e altre iniziative di protesta in difesa dei diritti dei lavoratori e della qualità del servizio all'utenza. E se nel settore recapito si registrano parecchi disagi, non va meglio nella sportelleria. Dopo il black out del 1º giugno e di venerdì nelle linee dei computer per cui in diversi uffici della provincia di Teramo gli anziani non hanno potuto ritirare la pensione, gli stessi disservizi si sono ripetuti sabato. Un non poco contrariato anziano di Penna Sant'Andrea ha dovuto subire lunghe e inutili file sia il 1º che il 3 e anche il 4. Giorno in cui sembrava che i computer fossero tornati in funzione ma poi si sono bloccati di nuovo.

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