Processo Costa Verde, prosciolti Marcozzi, Barrasso e Capretta

Non luogo a procedere: si conclude ancora prima di cominciare il processo per le presunte violazioni in materia societaria e falso in bilancio nell'immobiliare Costa Verde di Giulianova

TERAMO. Si è concluso ancor prima di cominciare, con la dichiarazione del non luogo a procedere, il processo a tre teramani molto noti - il costruttore Alfredo Marcozzi, l'avvocato Bruno Barrasso e il commercialista Dante Capretta - accusati di violazioni in materia societaria e falso in bilancio per la vicenda dell'immobiliare Costa Verde di Giulianova. È stato il pm Irene Scordamaglia a chiedere al collegio del tribunale il proscioglimento dei tre imputati, per due motivi: innanzitutto per il difetto di querela delle persone danneggiate, gli eredi dei proprietari del terreno sul quale la Costa Verde avrebbe dovuto realizzare degli edifici residenziali, offrendo loro in contropartita degli appartamenti; e poi per l'incompetenza della giustizia penale su questioni che in realtà sarebbero materia di diritto fallimentare.

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