La Provincia coinvolge sei istituti. I direttori: servono mediatori di lingua cinese<BR>

Progetto contro il bullismo a scuola

 TERAMO. Saranno sei gli istituti comprensivi della provincia ad essere coinvolti nel progetto "I colori della vita", promosso dall'assessorato provinciale alle politiche sociali per contrastare il disagio generato dai comportamenti devianti e dal bullismo. Due giorni fa si è svolta la prima riunione con i direttori didattici degli istituti coinvolti, cioè quelli di Martinsicuro, Alba Adriatica, Castellalto, Nereto, Cellino Attanasio e Teramo (istituto Savini-San Giuseppe).  I destinatari del progetto sono i minori fino a 14 anni, con una particolare attenzione per i ragazzi stranieri e per quelli con difficoltà relazionali.  Martinsicuro, Nereto e Alba Adriatica sono infatti i comuni nei quali si registra la più alta percentuale di stranieri, fra il 14% e il 15% circa della popolazione: in totale i minori che vivono nei territori coinvolti dalle attività progettuali sono 11.074, di cui 1.247 stranieri.  «Un dato accomuna tutte le realtà coinvolte ed è la crescita della popolazione scolastica straniera», spiega l'assessore al sociale Renato Rasicci, «una crescita la cui dimensione è tale da determinare la necessità di intervenire in maniera mirata». Il progetto si svilupperà nell'arco di sei mesi con l'apporto professionale di tre psicologi e mediatori, che affiancheranno la scuola e la famiglia e che daranno vita a dei laboratori educativi di due ore settimanali in ogni scuola.  «Si tratta di un modulo sperimentale che amplieremo a breve anche sulla base delle richieste che ci perverranno dalle direzioni didattiche», ha aggiunto Rasicci, «già nella prima riunione sono emerse alcune esigenze specifiche: prima fra tutte quella di utilizzare dei mediatori culturali di lingua cinese considerata la crescita esponenziale di questa etnia». (b.g.)