NERETO

Rapina da 100 mila euro in gioielleria

I due banditi nei giorni scorsi avevano versato un acconto per una collana. Ieri, armi alla mano, hanno fatto il colpo

NERETO. Abili nel carpirgli la fiducia, altrettanto scaltri nel rapinarlo. Il colpo da circa 100mila euro alla gioielleria "Lo Smeraldo" di Nereto è frutto di uno stratagemma che due uomini di circa 40 anni, con accento pugliese (per ora latitanti con l'accusa di rapina aggravata e sequestro persona), hanno congegnato per fare il maxi bottino. I banditi, ieri intorno alle 10, hanno agito a viso scoperto per guadagnare la fiducia del venditore, non destare sospetto e poterlo rapinare.

Una settimana prima, infatti, uno dei due rapinatori era entrato nella gioielleria acquistando un orologio. Due giorni fa, invece, si è presentato l'altro acquirente per comperare una collana d'oro. Al commerciante aveva detto che era per la sua fidanzata ed ha lasciato un acconto di 50 euro, aggiungendo che il giorno dopo sarebbe tornato a ritirare il collier saldando il prezzo pattuito. Dunque, il gioielliere neretese non avrebbe avuto motivo per non fidarsi. I due uomini, oltretutto, avevano modi garbati. Ieri, all'ingresso si sono presentati entrambi. Davanti c'era il cliente del girocollo in oro. Il gioielliere l'ha riconosciuto e gli ha aperto. L'altro lo seguiva. All'interno del negozio erano solo in tre: il commerciante e quei due uomini che un istante dopo hanno mostrato le loro reali intenzioni.

Prima di entrare in azione, i banditi hanno atteso che il commerciante neretese aprisse la cassaforte per la consegna della collana ed è stato a quel punto che uno dei criminali ha estratto dalla tasca una pistola e gliel'ha puntata alla nuca intimando all'orefice di stare fermo. Non hanno usato violenza ed anzi lo avrebbero rassicurato dicendogli che nulla gli sarebbe accaduto. Poi, lo hanno rinchiuso a chiave nel bagno. Pochi secondi sono bastati per svaligiare il forziere ed i cassetti prelevando gioielli che, da una prima stima fornita dal proprietario del negozio, avrebbero un valore di circa 100mila euro. Furbescamente, i due banditi (uno dei quali indossava un paio di occhiali con la montatura in plastica nera), hanno evitato di arraffare la merce esposta in vetrina perchè si affaccia sulla strada che collega via De Berardiniis con piazza Marconi. I due sono poi fuggiti indisturbati. Il commerciante, quando ha capito che la rapina si era conclusa, ha preso a spallate la porta del bagno riuscendo a dare l'allarme.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Nereto, diretti dal vice comandante Augusto De Rosa, e quelli del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Alba Adriatica diretti dal luogotenente Gregorio Camisa e coordinati dal maggiore Emanuele Mazzotta, che hanno iniziato i rilievi. Il negozio è sprovvisto di telecamere interne e non è assicurato. Una delle telecamere della vicina filiale Tercas non funziona e si spera nei filmati della videosorveglianza del Comune.

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