GIULIANOVA

Recinzioni dei campi per sport in spiaggia: stabilimenti multati 

La guardia costiera fa scattare le sanzioni: andavano tolte. Violata l’ordinanza che obbliga a liberare la visuale del mare

GIULIANOVA. Raffica di multe ai gestori di numerosi stabilimenti balneari della zona nord, sanzionati per non aver smontato le reti da gioco in spiaggia. Nei giorni scorsi i militari della guardia costiera di Giulianova hanno controllato diversi stabilimenti balneari su tutta la fascia litoranea del territorio giuliese ed elevato sanzioni amministrative ad alcuni concessionari di lidi, per inosservanza delle prescrizioni contenute nella vigente ordinanza balneare regionale.

I gestori degli stabilimenti in questione sono stati sanzionati con un’ammenda di 206 euro per aver lasciato le reti dei campi da pallavolo, tennis e da calcetto in spiaggia ancora alzate, nonostante la stagione balneare sia conclusa da mesi. Si tratta di una violazione contenuta nell’articolo 4 dell’ordinanza regionale che prevede che le reti di protezione delle aree adibite a gioco, utilizzate solo nel periodo estivo, al termine del periodo di balneazione «devono essere rimosse e o completamente avvolte nella parte superiore e mantenute in stato di decoro al fine di salvaguardare la vista del mare».

A fare chiarezza sulla vicenda interviene il consigliere nazionale del Sib (sindacato dei balneari) Domizio Scilli (foto in alto). «Probabilmente i concessionari multati», afferma il sindacalista, «non hanno prestato attenzione a quanto indicato nell’ordinanza regionale, la quale prevede l’obbligo di rimozione delle reti in modo che il mare in inverno risulti ben visibile. Dovrebbero quindi stare più attenti nel rispettare le norme. Sono stato inoltre chiamato da alcuni iscritti al sindacato a segnalare un verbale che risulta intestato a un nominativo diverso da quello reale». Secondo il rappresentante del Sib, nella parte più a nord del lungomare, risulta ancora in piedi l’intestazione di una concessione demaniale che occuperebbe lo spazio in maniera «abusiva». Pertanto Scilli chiede di conoscere se anche questo caso specifico «è stato sottoposto a verifica dai militari della capitaneria di porto di Giulianova», poiché in contrasto con le prescrizioni indicate sull’uso delle spiagge, oltretutto «in un’area non attualmente in concessione».
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