Reggae, slogan e bandiere contro i tagli dell’Arpa

Sit-in dei sindacati in piazzale San Francesco contro la gestione dell’azienda Preoccupa la soppressione dei bigliettai sulla corsa Giulianova-Teramo-Roma

TERAMO. Musica reggae all'autostazione di piazza San Francesco. I sindacati dei trasporti hanno sottolineato così, ieri mattina, con un sit-in tra pullman in partenza e in arrivo, lo stato di agitazione del personale dell'Arpa. I dipendenti dell'azienda, affiancati da Filt Cgil, Fit Cisl, Uilt Uil, Faisa Cisa e Ugl, sono pronti allo sciopero contro le scelte della dirigenza.

Prima fra tutte quella, che avrebbe dovuto essere operativa da metà luglio ma al momento sospesa, di eliminare il servizio di biglietteria sulle corse da e per Roma. «E' una decisione che peserà soprattutto sull'utenza», spiegano i sindacati, «perché ridurrà l'assistenza a bordo degli autobus». Il provvedimento, annunciato dai vertici dell'Arpa ma sospeso proprio per l'apertura della vertenza sindacale, prevede la cancellazione di sette turni di lavoro lungo la tratta che collega Giulianova, Teramo e la capitale. «In questo periodo di crisi è una perdita drammatica», sottolinea Aurelio Di Eugenio, segretario provinciale della Filt Cgil, «che colpisce il territorio teramano, già fortemente penalizzato rispetto ad altre province». La soppressione del servizio di biglietteria a bordo, inoltre, a detta delle organizzazioni di categoria comporterà l'emersione di fenomeni di evasione tariffaria su una tratta che non fa registrare viaggiatori senza biglietto e che incassa 10mila euro al mese.

Alla vicenda locale si aggancia la protesta dei sindacati per la situazione complessiva dell'azienda. Le organizzazioni di categoria denunciano il pesante passivo del bilancio. «Le perdite quest'anno ammontano a 5 milioni di euro», sottolinea Franco Rolandi segretario regionale della Filt Cgil, «che si somma ai 5 milioni di disavanzo registrati nel biennio precendente». Per i sindacati si tratta di una situazione paradossale, visto che in seguito ai pensionamenti ci sono cento dipendenti in meno e ricavi in aumento dal traffico. «In altre aziende la dirigenza sarebbe già saltata con questi risultati», insiste Rolandi, «ma l'Arpa è politicizzata, per cui non succede nulla», Anzi, il governatore Gianni Chiodi, sempre a detta del sindacalista, loda gli amministratori della società. L'Arpa tra l'altro vanta crediti per 19 milioni nei confronti della Regione che non vengono liquidati. A fronte di questo la società ha debiti per 42 milioni nei confronti di banche e fornitori. «Ci sono 30 autobus in manutenzione che sono stati riconsegnati dalle officine esterne», sottolinea Di Eugenio, «forse perché l'azienda non ha pagato le riparazioni». I sindacati, dunque, si rivolgeranno al prefetto Valter Crudo per l'ultima mediazione prima di proclamare lo sciopero.

Gennaro Della Monica

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