Ritrovata a Chieti la ragazza di 16 anni sparita a Giulianova

Rintracciata dopo una notte di ricerche seguendo Facebook I carabinieri l’hanno scovata nell’abitazione di un amico

GIULIANOVA. L’hanno trovata seguendo alcuni suoi contatti su Facebook. Perchè nell’era dei social le ricerche corrono anche on- line. E’ finita alle 9 di ieri la notte d’angoscia dei genitori della studentessa 16enne sparita sabato pomeriggio da Giulianova: i carabinieri l’hanno rintracciata a Chieti, ospitata a casa di un ragazzo di 28 anni che ha detto di non sapere niente della fuga. Un allontanamento volontario, dunque, su cui però sono in corso indagini per ricostruire dinamica e tempi. I militari della compagnia di Giulianova, guidati dal capitano Domenico Calore, l’hanno cercata per tutto il pomeriggio e la notte dopo aver ricevuto la denuncia di scomparsa dai genitori.

Un incubo iniziato dopo la scuola, quando papà e mamma non l’hanno vista rientrare a casa. Per loro solo un sms: «Sto bene, ma oggi non torno a casa. Mi farò sentire io». Poi il silenzio di un cellulare spento,ma comunque mappabile tramite il gps. I militari, dopo la denuncia, hanno subito avviato le ricerche nelle stazioni ferroviarie, in quelle dei bus, nei cinema, nei posti solitamente frequentati dai ragazzi. Non solo a Giulianova, ma anche in tutte le altre città della costa con richieste e foto inviate ai colleghi delle vicine località marchigiane e pescaresi. Per tutta la serata e la nottata hanno ispezionato ogni angolo della città, raccogliendo anche la testimonianza di alcuni amici di scuola della ragazzina. Che sabato mattina ha regolarmente frequentato le lezioni .

«Era come sempre», hanno raccontato compagni e insegnanti ai militari, «nessun atteggiamento particolare che potesse far sospettare qualcosa. E' sembrata normale, senza particolari stati d'animo». Ma la studentessa dopo essere uscita da scuola a casa non è tornata. Dopo averla attesa invano, i genitori hanno cominciato a chiamarla sul telefono cellulare che però è risultato essere spento. Fino a quando non è arrivato quel messaggio. Che li fatti precipitare in un incubo. Durato fino a ieri mattina, quando i carabinieri, seguendo proprio alcuni messaggi che nelle ore precedenti erano stati postati sulla bacheca Facebook della studentenssa, sono arrivati da lei.(d.p.)

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