Robimarga risarcisce 4mila euro alla Asl

Così paga il suo debito per i danni. Il manager Varrassi: ma io non posso penalizzarlo

TERAMO. Robimarga ha risarcito la Asl per il danno d'immagine causato con l'inchiesta a suo carico per per peculato, falso ideologico e truffa aggravata ai danni dello Stato. Ipotesi di reato commesse nel suo ruolo di medico della Asl. E ieri il direttore generale Giustino Varrassi ha spiegato il suo punto di vista sulla vicenda, annunciando che il danno d'immagine è stato liquidato. Varrassi non lo dice, ma Robimarga ha versato alla Asl quattromila euro.

Quattromila euro come risarcimento del danno d'immagine per quelle cinque visite eseguite, secondo l'accusa, in ospedale senza versare il dovuto alla Asl. Fra l'altro l'urologo è indagato anche per essersi assentato dal posto di lavoro presentando falsi documenti alla Asl attestanti la sua presenza negli uffici comunali come assessore.

Ma con una delibera del 22 dicembre Robimarga è stato promosso a responsabnile dell'unità semplice a valenza dipartimentare di endoscopia urologica a Giulianova. "La nomina ha a che fare", spiega Varrassi, "con una necessità aziendale preesistente alle indagini. A Giulianova c'era un'unità complessa, poi diventata unità semplice gestita dall'unità complessa di Teramo, che però aveva dichiarato di non volersi più occupare di Giulianova. L'azienda ha fatto un bando interno ed è tenuta a fare il procedimento di nomina. E' stata nominata una commissione - che ho motivo di ritenere che sappia quel che fa - che ha valutato i titoli". Il direttore generale peraltro rimarca che "Robimarga è un professionista di 60 anni, compagno di corso di Vicentini (il docente universitario direttore dell'urologia di Teramo, ndr) che è primario da 10 anni. E' legittimo che abbia aspetative".

E comunque Varrassi obietta che è impossibile "escludere un candidato basandosi su notizie apprese da giornali", precisando anche che "io so solo che è stato sospeso dal gip" e che poi dopo due mesi è tornato al lavoro. "Ora la procura sta facendo indagini sulla nomina di un dipendente che non ho motivo di ritenere colpevole finchè non passa in giudicato la sentenza. Io sono felicissimo dell'indagine: metterà in luce se abbiamo fatto delle irregolarità".

E infine l'annuncio laconico: la Asl ha chiesto il risarcimento del danno d'immagine e Robimarga ha soddisfatto la richiesta. Varrassi non dice di più, ma poi si viene a sapere che l'ufficio affari generali ha chiesto 10mila euro, Robimarga ne ha proposti duemila, l'accordo c'è stato su quattromila.  Al di là dell'esiguità della cifra, l'accordo impedisce alla Asl di costituirsi parte civile in un eventuale processo all'urologo. Non solo: spiana la strada a un eventuale patteggiamento. L'aver risarcito il danno costituisce un'attenuante di un terzo della pena, per cui insieme alle altre attenuanti fa scendere la pena al di sotto dei due anni, limite entro cui è ammissibile il patteggiamento. Ovviamente è un'alternativa - di minor impatto - al processo che la procura può rifiutare.

© RIPRODUZIONE RISERVATA