il nome del nuovo stadio

Rodomonti balza in testa nelle preferenze dei lettori

TERAMO. E’ Carmine Rodomonti il personaggio al quale la maggior parte dei lettori, almeno quelli che si sono espressi finora, vorrebbero dedicare il nuovo stadio di Teramo. Sono infatti 518 le schede con il suo nome che sono state depositate nelle edicole della città o che sono arrivate direttamente nella nostra redazione. Un risultato importante, in termini numerici, che insieme alle tantissime altre schede, sta determinando il successo della nostra iniziativa (condotta in collaborazione con www.emmelle.it): chiedere ai cittadini teramani di dare un nome al nuovo impianto sportivo ormai in via di ultimazione a Piano d’Accio. Il nuovo stadio sarà infatti pronto per l’inizio della nuova stagione del Teramo. Nella terza rilevazione, effettuata sabato scorso raccogliendo i tagliandi depositati nelle urne messe in ogni edicola, ai quali si aggiungono quelli recapitati direttamente in redazione, sono state conteggiate 640 schede, che sommate a quelle precedentemente raccolte e scrutinate fanno un totale di 1509.

Rodomonti, dunque, personaggio storico del calcio cittadino, prima come arbitro e poi come dirigente sportivo, balza in testa alla classifica provvisoria. Sicuramente molti esponenti del mondo arbitrale si sono espressi per lui, ma anche molti sportivi nei quali Rodomonti ha lasciato un ricordo incancellabile. Scende quindi in seconda posizione Giuliano De Berardinis, un altro personaggio storico del calcio teramano, il giocatore più rappresentativo di tutta lastoria della squadra biancorossa, l’uomo che ha indossato per il maggior numero di volte al maglia del Teramo, onorandola sempre con prestazioni di altissimo livello. In questa rilevazione i voti per De Berardinis sono stati 127, che aggiunti ai 293 precedentemete scrutinati fanno un totale di 420. Sale in terza posizone Costante Bernardini, singolare figura di atleta polivalente, un vero simbolo dello sport teramano, che si dedicò al calcio, al basket e all’atletica leggera, eccellendo in tutti i campi. Bernardini ha in totale 196 voti. In quarta posizione, ma distanziato di pochi voti, scende dunque Guido Palucci, il portiere del Teramo che combattè da partigiano e venne fucilato dai tedeschi: per lui 56 voti in questa terza rilevazione, che sommati ai precedenti fanno 187.

Entra nella graduatoria, al quinto posto, Dino Lanciaprima, che ha ottenuto nel complesso 60 voti. Anche lui, come Palucci, fu un calciatore-partigiano, e anche lui venne catturato dai tedeschi. Fu l’unico dei partigiani condannati a morte a salvarsi dalla fucilazione, nello stesso giorno in cui morì il suo compagno di squadra e di guerra patriottica: il plotone di esecuzione lo colpì solo a una spalla e, grazie anche alla sua grande prestanza fisica, riuscì a scappare e a salvarsi. Ala destra dallo spiccato senso del gol, Lanciaprima esordì con la maglia del Teramo all’età di 16 anni, nell’ottobre del 1937. Rimase a Teramo fino alla stagione 1939-40 e impreziosì i primi anni di carriera tra i biancorossi vincendo, con 8.253 voti, il referendum “Asso lanciato” come miglior giovane, indetto dal giornale nazionale fascista “Il Littoriale”. Nell’estate del 1940 il Torino lo portò in serie A pagandolo ben 50.000 lire, ma non ebbe fortuna, tant’è che fu relegato tra le riserve. Dopo un solo anno passò al Pescara, per 7 stagioni, poi giocò per 4 anni nel Foggia prima di ritornare a Teramo, fino alla stagione 1955-56. Con i biancorossi disputò 123 partite per un totale di 50 gol. Morì il 23 agosto del 1996.

Molti lettori si sono espressi sul tagliando anche per quanto riguarda la destinazione del vecchio stadio comunale. Dopo la terza rilevazione, l’ipotesi più gettonata resta quella di utilizzare l’area per costruire il nuovo teatro della città, destinandone una parte anche ai parcheggi: 351 i voti per questa soluzione, che è poi la stessa che viene proposta dall’amministrazione comunale. Segue il parco giochi con 282 voti; utilizzare il vecchio stadio come impianto sportivo per le squadre giovanili (127); destinare l’area unicamente ai parcheggi (67); infine per 35 lettori va lasciato così com’è.