Rosci: «Le divisioni interne al Pd c’impediscono di amministrare» 

Il capogruppo di Articolo 1 si chiede se i Dem siano in maggioranza e accusa Filipponi di personalismo «Gravissime le assenze sul piano sociale, approvato solo grazie a noi e al vice sindaco Cameli»

GIULIANOVA. Valerio Rosci, capogruppo di Articolo 1 - Mdp in consiglio comunale, ritiene che in città siano rimasti davvero in pochi ad impegnarsi nella vita pubblica per portare avanti gli interessi dei cittadini. Secondo Rosci l’affermazione diventa ancora più chiara nel momento in cui un segretario cittadino (il riferimento è per Gabriele Filipponi) «nonché persona che amministra la cosa pubblica da ormai 15 anni, avendo occupato tutte le poltrone possibili, basa la sua politica su biechi attacchi personali tralasciando l’obiettivo per cui è stato eletto, ovvero i bisogni della città e di tutta la cittadinanza».
Il capogruppo di Articolo 1 chiarisce che quando ha parlato in una nota di interesse personale legato all’ultimo punto di urbanistica approvato nel recente consiglio comunale, il riferimento era legato al ruolo amministrativo di Filipponi quale presidente della relativa commissione consiliare. Secondo Rosci sarebbe chiaro che lo stesso Filipponi, «colto ormai da una irrecuperabile solitudine e da una estromissione dal proprio partito e dal suo ruolo, preferisce misurarsi su temi che non esistono piuttosto che fornire risposte alla città tentando una guerra che combatterà da solo in quanto certi argomenti non incontrano l’interesse di alcuno. Cosa significa», dice ancora Rosci, «quando il tema politico viene misurato su chi è stato eletto per primo e chi per secondo? Questo aspetto evidenzia solo un personalismo teso a voler emergere a tutti i costi e non ad una capacità di fornire risposte ad un’intera città».
Per il capogruppo di Articolo 1 i propri componenti continuano responsabilmente a porre al Pd una questione di carattere politico, cercando di comprendere se il Partito democratico fa parte o meno della maggioranza visto che oltre ad esprimere 4 consiglieri e 2 presidenti di commissioni, vanta ben 3 assessori che sarebbero oggetto di attacchi dallo stesso partito in una guerra ritenuta fratricida ed inspiegabile. Continua Rosci: «Le divisioni interne del Pd e le contrapposizioni in maggioranza sono del tutto evidenti causando un blocco politico che non ha consentito di amministrare responsabilmente Giulianova. Anche a livello locale i vertici Pd antepongono i personalismi alle questioni politiche. Così facendo la solitudine appare inevitabile».
Lo sfogo di Rosci va oltre e parla anche del piano sociale di zona «approvato grazie alla consigliera Valentina Di Giulio ed al sindaco Mastromauro con il contributo dei consiglieri degli altri Comuni, senza i quali non sarebbe stato possibile licenziare l’atto e quindi dare il via a tutti i servizi fondamentali per i più deboli. Nelle due riunioni del consiglio di amministrazione dell’Unione dei Comuni i rappresentanti del Pd e di Civicamente non si sono presentati mettendo a repentaglio la possibilità di approvare il piano sociale». L’esponente di Articolo 1 ritiene l’accaduto un fatto gravissimo in antitesi al ruolo ricoperto dimostrando che «solo Articolo 1 si preoccupa di certi argomenti visto che anche la consigliera d’opposizione Laura Ciafardoni non si è mai presentata alle riunioni».
Un ringraziamento particolare il capogruppo lo rivolge alla vice sindaco Nausicaa Cameli «che ha lavorato molto per condurre in porto il piano sociale di zona».
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