Salmonella in mare, ritirate le vongole di Martinsicuro e di Alba Adriatica in commercio

Ordinanze dei sindaci: i molluschi si possono vendere solo dopo la depurazione o nei centri di trasformazione autorizzati

ALBA ADRIATICA. Un’altra brutta notizia per il mare di Martinsicuro e di Alba Adriatica, ma questa volta non è la balneazione ad essere a rischio, bensì il mercato delle vongole. Le autorità sanitarie hanno infatti trovato il batterio della salmonella in diversi tratti adibiti alla raccolta del mollusco, a cavallo tra le due località. I sindaci Paolo Camaioni e Tonia Piccioni nei giorni scorsi hanno emanato un’ordinanza in cui obbligano i produttori a depurare le vongole o conferirle in centri di trasformazione autorizzati, vietando di fatto la vendita immediata; l’ordinanza, inoltre, obbliga a ritirare dal commercio le vongole pescate nei tratti di mare inquinati.

Le ordinanze sono state emanate dopo le analisi effettuate dall'Istituto zooprofilattico sui campioni d’acqua prelevati il 1° luglio. La più colpita dalla vicenda è Martinsicuro, interessata in tutta la lunghezza della sua costa. Nel prelievo effettuato all'interno la zona di mare di produzione e raccolta chiamata “Tronto”, che va dalla foce del fiume fino alla zona antistante via delle Industrie, oltre alla salmonella è stato riscontrato anche il doppio dei batteri escherichia coli consentiti per la vendita immediata delle vongole. Questo, almeno, nella prima delle tre fasce che tagliano orizzontalmente la zona di produzione del mollusco, quella più vicina alla riva. Nella fascia intermedia, invece, “solo” salmonella. Così come nella zona di produzione e di raccolta denominata “Vibrata”, che da via delle Industrie arriva a Villa Fiore: anche qui, la salmonella è stata riscontrata nella fascia intermedia.

Ora l'attesa è per nuove analisi che attestino l’idoneità sanitaria in tutte le zone di produzione delle vongole.

Luca Tomassoni

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