Sfida la crisi e acquista l’azienda rivale emiliana

L’industria Giplast va controcorrente: rileva per 4 milioni la Flexibord Il giuliese Marozzi diventa leader in Italia nel settore plastica per mobili

GIULIANOVA. Azienda teramana acquisisce la principale concorrente in campo nazionale e diventa la prima produttrice in Italia di bordi per mobili: si tratta della Giplast Group, la società situata a Colleranesco, sulla statale 80, diretta da Giuseppe Marozzi, che ha assorbito la Flexibord di Luzzara (Reggio Emilia), sbaragliando in tal modo la concorrenza nel settore dei profili in Abs e Pvc. Una storia che va in controtendenza, in un'epoca nella quale numerose grandi fabbriche sono afflitte dalla crisi e non riescono ad andare avanti e a garantire i livelli produttivi ed occupazionali. E la Giplast Group, da piccola realtà alla periferia di Giulianova passata nel giro di 20 anni a leader in campo nazionale con circa 16 milioni di euro di fatturato (30 in seguito all'acquisizione di Flexibord), ha sfidato la crisi ed è diventata il primo produttore in Italia di bordi in plastica. Inoltre nel capitale a rischio dell'azienda è entrato anche il fondo Vertis, che detiene ora l'11% della Giplast Group. L’operazione ha movimentato 4 milioni di euro, 2 per l’acquisto e altrettanti versati da Vertis per investimenti nello stabilimento di Colleranesco.

GIPLAST LEADER DEI BORDI. L'unione tra la Giplast e la Flexibord era nell'aria già da alcuni mesi, ma è stata ufficializzata solo ieri, nel corso di una conferenza tenutasi nella Confindustria di Teramo. L'azienda di Marozzi, negli ultimi anni, è riuscita a svilupparsi fino ad acquistare una società di pari entità dal punto di vista del fatturato e del numero dei dipendenti, ma che rischiava di chiudere i battenti. La Flexibord, infatti, era da due anni in contratto di solidarietà, ed alcuni sostengono come, quasi sicuramente, avrebbe “tagliato” parte dei 74 dipendenti senza l’intervento dell’azienda giuliese (che peraltro ha lo stesso numero di operai), lasciando in mani tedesche le quote di mercato detenute. Oltre a Marozzi ed Amedeo Giurazza, amministratore delegato del Fondo Vertis, all'incontro di ieri hanno partecipato il presidente della Regione Gianni Chiodi e l'onorevole Paolo Tancredi. «Io non credo che esista una finanza cattiva ed una buona, credo invece che la finanza debba essere attenta ad investire nella produzione dei beni reali, in iniziative che lo meritano», ha dichiarato Chiodi, il quale ha accennato alla crisi economica e sottolineato l’importanza della presenza imprenditoriale sul territorio teramano, che sta cercando di reagire alle difficoltà. Il governatore ha sostenuto come la preoccupazione della politica debba essere quella di mettere a disposizione strumenti idonei affinché la vitalità imprenditoriale di un territorio emerga e crei posti di lavoro. Tancredi invece ha sottolineato l’importanza dei fondi di private equity nello sviluppo della competitività d’impresa.

L'AZIENDA. Con l'acquisizione del 100% del capitale di Flexibord, la Giplast diventa la prima produttrice nazionale di bordi in plastica, che vengono utilizzati per rifinire i pannelli truciolati: in pratica vengono installati a finitura dei bordi dei mobili dei pannelli squadrati e sagomati per l’assemblaggio finale, una volta realizzati in tinta con i pannelli stessi. Grazie a tale rinnovamento, la Giplast si appresta a consolidare la propria presenza sul mercato estero (esporta in 50 Paesi il 41% del proprio fatturato, specialmente in Russia) e, forse, a fare il proprio ingresso nel mondo della Borsa. Tra gli obiettivi della Giplast vi sono anche la realizzazione di nuovi prodotti, la crescita attraverso nuove aggregazioni in campo nazionale e la realizzazione di impianti produttivi in aree strategiche. La storia della Giplast comincia nel 1977, quando Marozzi avvia un’attività artigianale specializzata nell’estrusione di profili in Pvc per l’edilizia; ma è dal 1993, con la nascita dell'attuale azienda, che la società si specializza nella produzione di bordi e, alla faccia della crisi, negli ultimi anni diventa fra i maggiori produttori in Europa.

Sandro Petrongolo

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