Martinsicuro

Si dimette De Angelis, delegato alla sicurezza di Martinsicuro

Dissidi nell'amministrazione Camaioni. "Non ci sono più i presupposti per continuare l'esperienza politica"

MARTINSICURO.  Il consigliere comunale delegato alla sicurezza Sandro De Angelis lascia la maggioranza e si dimette da consigliere. Un terremoto inaspettato che colpisce la maggioranza retta dal sindaco Paolo Camaioni. Una decisione di cui non si aveva nessun sentore e che ha motivazioni politiche. E’ lo stesso De Angelis a confermare la sue dimissioni protocollate ieri mattina in Comune.

«Decisione dovuta dalla consapevolezza che non ci sono i presupposti per proseguire l’esperienza politica e, pertanto, anche la mia permanenza in consiglio comunale», si legge nella lettera di dimissioni firmata da De Angelis che è stato uno dei fondatori del gruppo di Città Attiva. Alle elezioni amministrative del 2012 era stato eletto con 111 preferenze e gli era stata assegnata la delega alla sicurezza. Nella lettera di dimissione De Angelis critica anche il modo di governare del suo gruppo. «Quella che inizialmente era la missione di Città Attiva», scrive l’ex consigliere, «è stata letteralmente stravolta da un modo di fare politica che nulla ha a che vedere con il pensiero e la filosofia che per sette anni ha mantenuto in vita l’associazione civica di Città attiva, oramai inesistente a fronte di una personalizzazione nel potere decisionale di pochi».

Dure le accuse ai vertici del gruppo: «Tutti i miei buoni propositi sul voler veramente dare un nuovo volto a questa città purtroppo non hanno trovato riscontro all'interno dell'attuale amministrazione. I buoni propositi per combattere l’insicurezza del nostro paese, mio impegno personale che volevo portare a termine, sono stati totalmente sottovalutati e lasciati indietro rispetto a situazioni di minore importanza facendo denotare una scarsa attenzione, visione e rispetto nei confronti delle aspettative dei cittadini che giustamente pretendono maggiori azioni in merito alla sicurezza del territorio. Consapevole di non essere quindi riuscito a tradurre in azioni concrete ciò che mi ero ripromesso e, soprattutto, avevo promesso agli elettori, con un grande senso di responsabilità ed onestà morale ritengo sia giusto chiudere questa mia breve parentesi politica ».