Adescava ragazzini nel web, 35enne arrestato

TERAMO

Si fingeva donna avvenente e procace per adescare ragazzini nel web

Un uomo di 35 anni arrestato per tentata prostituzione minorile, pedopornografia, sostituzione di persona e violenza sessuale

TERAMO Si presentava come una giovane donna, avvenente e procace, per adescare minorenni nel web. Un uomo di 35 anni è stato arrestato dalla polizia di Teramo alla fine di indagini _ avviate su impulso del centro nazionale per il contrasto alla pedopornografia online (Cncpo) e del servizio di polizia postale e delle comunicazioni di Roma _ condotte dal compartimento polizia postale e delle comunicazioni Abruzzo di Pescara. Al 35enne vengono contestate ipotesi di reato che vanno dalla violenza sessuale alla produzione di materiale pedopornografico, tentata prostituzione minorile e sostituzione di persona.

La prima segnalazione è stata uno scambio di materiale pedopornografico avvenuto tra due utenti di un noto social network, uno dei quali minorenne. Le successive indagini hanno consentito di identificare sia il minore sia il 35enne. Quest’ultimo, per carpire la fiducia della sua giovane vittima, indurla a compiere atti sessuali sul proprio corpo e a produrre materiale pedopornografico, si era presentato come una bellissima ventenne. Utilizzando lo stesso modus operandi, era riuscito ad adescare anche un altro minore. Gli accertamenti telematici, oltre all’attività tecnico forense svolta sul materiale in possesso dell'uomo, materiale psoto sotto sequrestro nel corso di una precedente perquisizione, consentivano di ricostruire l'intera vicenda.

Con uno dei due ragazzini, l'arrestato aveva concordato un incontro, promettendogli mille euro in cambio delle sue "prestazioni”. Il sostituto procuratore dell’Aquila, Roberta D'Avolio, ha chiesto l'arresto in carcere per il 35enne, misura poi disposta ed eseguita con ordinanza del giudice delle indagini preliminari, Marco Billi. La polizia postale raccomanda la massima attenzione alle conoscenze virtuali e alle immagini-video che vengono  inviate a sconosciuti interlocutori. Soprattutto, invita i genitori a vigilare sull’uso che i minorenni fanno della rete internet.

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