Silvi, i bagnini salvano mamma, papà e figlio di 13 anni

I genitori si buttano per aiutare il ragazzino che rischia di annegare ma la corrente li scaraventa contro gli scogli

SILVI. Come avrebbero fatto ogni mamma e papà anche loro si sono tuffati uno dopo l’altro nel tentativo di aiutare il figlio di 13 anni che rischiava di annegare, ma la corrente li ha spinti violentemente contro gli scogli provocando ad entrambi tagli a mani e gambe. A salvare genitori e ragazzino sono stati il 26enne Aldo Cyrbja e il 29enne Mattia Nettuno, bagnini degli stabilimenti Nino e Cala Nettuno in un pomeriggio che ha rischiato di trasformarsi in un’altra tragedia del mare di quest’estate di caldo torrido.
E’ avvenuto domenica a Silvi, nel tratto di mare che si trova vicino ad un pennello di scogli e in cui, dicono gli stessi bagnini, spesso si creano dei vortici. Complice il mare agitato, tutto è successo in pochi attimi sembrati interminabili. «In questo tratto di mare non è la prima volta che avvengono episodi di questo genere» racconta Aldo, albanese, dal 1999 in Italia con la famiglia e da sette anni bagnino, «perchè le correnti creano dei vortici insidiosi. Quando il mare è mosso, poi, diventa ancora più pericoloso». E, a sentirlo, così è successo anche l’altro ieri e qualche giorno prima quando gli stessi bagnini hanno salvato due coniugi di 60 anni finiti contro gli scogli. Domenica pomeriggio, però, tutto si è rivelato più difficile proprio per le diverse condizioni del mare. «In pochi attimi il ragazzino è finito a circa 50 metri dalla riva», racconta ancora Aldo. La prima a tuffarsi, nell’accorgersi delle difficoltà del figlio, è stata la mamma. La donna ha cercato di avvicinarsi al ragazzo ma le correnti l’hanno spinta più volte verso gli scogli provocandole anche ferite da taglio. Dopo pochi istanti si è buttato anche il padre del ragazzino, ma anche lui è finito contro gli scogli. «Siamo intervenuti subiti», racconta ancora Aldo, «e non è stato facile viste le correnti di quel momento. Prima abbiamo riportato a riva il ragazzino che aveva già bevuto visto che più volte era andato sotto acqua ma fortunatamente senza gravi conseguenze. Poi siamo tornati e abbiamo preso i genitori che avevano dei profondi tagli a braccia e gambe provocati proprio dallo sbattere contro gli scogli. Per l’uomo, tra l’altro, è stato necessario l’intervento di un’ambulanza visto che una delle ferite era abbastanza grave». In spiaggia a salutare il ritorno di Aldo e Mattia l’applauso dei tanti bagnanti che hanno assistito alla scena. Ai due bagnini il grazie di mamma e papà che hanno rischiato di morire per salvare il figlio.
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