Silvi, stazione da terzo mondo: porte rotte e muri imbrattati

L’impatto per i turisti che viaggiano in treno è pessimo: lo scalo è sporco, la sala d’attesa buia e non ci sono cartelli con gli orari degli autobus o che aiutino ad usare la biglietteria elettronica

SILVI. Degrado e sporcizia nella stazione ferroviaria di Silvi. Lo scenario che si para di fronte agli occhi di un turista che arriva in treno non è edificante. Una volta sceso dal vagone, sulla banchina dei binari 2 o 3 , con valigie al seguito, si trova ad imboccare una scalinata scoscesa che porta ad un tunnel che, verso destra si collega al pieno centro di Silvi e verso sinistra porta sulla statale. Girando verso il centro c'è una rampa di scale in salita. Sui muri le scritte imperversano addirittura proprio sotto un cartello di Legambiente. Girando verso la statale e magari volendo prendere un autobus, va ancora peggio. Sulla banchina del binario uno c'è attaccata ad un muro una bacheca sporca che indica i treni in partenza e arrivo.

Entrando nella sala d'attesa, buia perchè la luce non funziona, si nota sulla sinistra un contenitore di rifiuti stracolmo di carte, le panchine di legno hanno delle doghe mancanti con buchi ben visibili. I muri sono tutti imbrattati di scritte e in alcuni punti sono addirittura con delle crepe. Volendo fare un biglietto di ritorno con le macchinette on line si deve entrare in un'altra stanza che porta all'uscita. Anche qui l'ambiente è scuro e non c'è nessun cartello che aiuti, magari un anziano, a capirci qualcosa su cosa digitare sul video touch screen. Il pezzo forte con cui si imbatte il turista prima di uscire dalla stazione, è la porta d'ingresso con vetri infranti e sigillati solo da nastro adesivio.Basta uno scossone che crolla tutto. Qualora al vacanziero venisse in mente di prendere l'autobus dell'Arpa, prima dovrà fare la caccia al tesoro per trovare una bacheca con gli orari e poi, acquistato il documento di viaggio, attenderà l'arrivo del bus seduto su una panchina di legno sfondata lateralmente.

Se vorrà raggiungere Pescara, dovrà attraversare la statale 16 su strisce pedonali invisibili e sedersi su un' unica panchina inserita in un'area di attesa al coperto che mostra un cartello con scritto "Benvenuti a Silvi". Attendendo l'arrivo del mezzo pubblico si vede circondato da sporcizia condita da un olezzo maleodorante permanente.

Domenico Forcella

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