Stazione ferroviaria: D’Adiutorio vince l’appalto da 23 milioni 

L’impresa di Montorio avvierà i lavori dopo l’estate Il Comune potrà fare proposte per migliorare il progetto

TERAMO. L’impresa D’Adiutorio appalti e costruzioni Srl si è aggiudicata l’appalto da 23 milioni di euro per la riqualificazione della stazione ferroviaria di Teramo e dell’area circostante. Il gruppo di Montorio al Vomano, gestito dai fratelli Carlo e Luigi D’Adiutorio, opera con personale proprio nel centro-nord Italia, soprattutto nel settore dei lavori pubblici, e vanta una trentennale esperienza nel campo del restauro e della ristrutturazione da un lato, nella manutenzione delle opere civili e stradali in ambito ferroviario dall'altro. L’assegnazione della gara da parte di Rfi (Rete ferroviaria italiana) è definitiva. Si tratta di un appalto integrato, quindi l’impresa aggiudicataria redigerà il progetto esecutivo prima di dare il via ai lavori. Il progetto prevede l’arretramento del fascio binari di 150 metri e la revisione del Piano regolatore generale di stazione. Saranno realizzati nuovi marciapiedi e pensiline, verrà reso possibile l'accesso da entrambi i fronti urbani della stazione e sarà creato un collegamento (sia pedonale che veicolare) fra viale Crispi e la Gammarana. È previsto il restyling del fabbricato viaggiatori esistente, accanto al quale sorgerà una nuova piazza con spazi verdi e giochi per bambini, postazioni per biciclette e stalli auto per soste brevi. Verrà eliminata la piccola costruzione che ospita i servizi igienici poiché questi troveranno spazio all'interno della struttura principale.
L’opera è di Rfi, finanziata dal Pnrr nell’ambito di un accordo di programma che interesserà altre stazioni italiane, ma nasce da anni di dialogo tra Comune e società ferroviaria (che nel marzo 2023 firmarono un accordo). Il Comune, peraltro, compartecipa con 500mila euro che l’attuale amministrazione ha recuperato dopo che la precedente destinò ad altro la somma, frutto delle urbanizzazioni del Globo-Oasi. Il sindaco Gianguido D’Alberto commenta con soddisfazione l’aggiudicazione della gara: «È un intervento fondamentale, strategico, per la città. Un altro intervento su cui in tanti prima di me hanno annunciato, addirittura in questo caso costituirono una società, la Stu, ma tutto è rimasto nel libro dei sogni: i nostri invece non sono libri dei sogni. La collaborazione con Rfi è stata positiva e virtuosa. Ne scaturisce un’opera che va a incrociare la riqualificazione dell’area ferroviaria con la ricucitura dei quartieri Stazione e Gammarana. È una zona che è in piena espansione e che diventerà un centro intermodale della mobilità cittadina. Il discorso dell’arretramento dei binari non pregiudicherà certo la connessione con la città, tutt’altro. Io, poi, ho sempre in animo di rilanciare il progetto di una metropolitana di superficie Teramo-Giulianova che possa agganciare l’alta velocità sulla costa».
Quanto ai tempi, il progetto esecutivo verrà riconsegnato dopo l’estate e il cantiere dovrebbe essere impiantato in autunno e chiuso nel giugno 2026, ma – come riferisce il sindaco – «il grosso dei lavori troverà compimento nell’estate 2025 per non impattare troppo sull’attività scolastica». D’Alberto conclude: «Nella fase di redazione del progetto esecutivo faremo un’interlocuzione con Rfi per vedere cosa si può integrare e migliorare, siamo aperti alle proposte dei comitati e della città anche se il progetto non potrà essere snaturato».
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