Stipendi SanStefar, pignorata la Asl

Teramo, dovrà pagare 600mila euro ai lavoratori della società del gruppo Angelini.

TERAMO. La prima battaglia di 48 dei 100 dipendenti dei centri SanStefar di Teramo, da marzo senza stipendio, è stata vinta in un’aula di tribunale. I lavoratori dei centri di riabilitazione che fanno capo al gruppo Angelini dovranno essere pagati con i soldi pignorati alla Asl.

Lo ha stabilito il giudice Patrizia Carota (tribunale civile) che ha accolto i decreti ingiuntivi e le richieste di pignoramento presentate su iniziativa del sindacato Funzione Pubblica della Cgil dall’avvocato Renzo Di Sabatino. Sarà la Asl di Teramo a dover versare nelle tasche dei lavoratori quasi seicentomila euro, soldi che l’azienda sanitaria guidata dal direttore generale Mario Molinari avrebbe dovuto pagare al gruppo Angelini come credito per le prestazioni fornite. Quel denaro ora dovrà servire solo per pagare i lavoratori. Questo mentre a Pescara i quasi 1400 dipendenti del gruppo Villa Pini, tutti senza stipendio da sette mesi, continuano ad occupare la sede regionale dell’assessorato alla sanità in una drammatica vertenza.

LA VERTENZA. I centri SanStefar in provincia sono cinque: a Teramo, Alba Adriatica, Atri, Roseto e Sant’Egidio. La vertenza dei centri ha creato notevoli disagi, soprattutto tra i familiari dei tantissimi disabili assistiti dagli operatori dei centri di riabilitazione, in particolare bambini.
Da dicembre, visto che la proprietà non paga la benzina, le prestazioni a domicilio sono state sospese e quelle nei centri sono state notevolmente ridotte. Dopo una serie di manifestazioni di protesta la Fp Cgil ha presentato un’ingiunzione di pagamento, che è stata accordata, per i 48 dipendenti che il sindacato rappresenta, ma è probabile che nelle prossime settimane anche altri dipendenti seguano la stessa strada. Sabato mattina sindacato e lavoratori avranno una riunione con l’avvocato per espletare le pratiche burocratiche per incassare materialmente i soldi.

IL SINDACATO. Soddisfatto della sentenza Amedeo Marcattili, segretario della Fp Cgil: «Grazie all’azione della Fp Cgil a questi lavoratori viene riconosciuto un diritto. Ci dispiace di aver dovuto far ricorso al giudice quando il diritto a percepire lo stipendio è codificato da leggi e contratto. Siamo stati lasciati soli dalle istituzioni. La giunta Chiodi, in particolare gli assessori Venturoni e Gatti nulla hanno fatto perchè non si arrivasse a questo punto». Da otto giorni i lavoratori occupano notte e giorno l’assessorato, «ma nessuno si è fatto vedere», precisa Marcattili. Oggi i sindacati avranno un incontro con la Regione. «Cercheremo come si può risolvere la questione Angelini, che fa il bello e cattivo tempo e si permette di non pagare gli stipendi. Non è possibile continuare con le ingiunzioni di pagamento: si deve dire una parola definitiva. Le famiglie monoreddito dei lavoratori del SanStefar sono in serissime difficioltà. Ci sono casi di persone separate in cui il giudice ha tolto i figli perchè non riuscivano a provvedere al loro sostentamento», conclude il sindacalista.