Stop alla guerra dei decibel

Proteste, controlli e multe per la musica nei locali, Vannucci annuncia regole uguali per tutti

TERAMO. E’ il tormentone di ogni estate: il popolo della notte da una parte e i cittadini che invocano il diritto al riposo dall’altra. Il tutto in una giungla di regole, controlli antirumore, multe e divieti diversi da Comune a Comune con amministratori e operatori turistici che ogni anno, tra mille difficoltà, cercano, a volte invano, di trovare un accordo.

 Intese ogni anno più difficili da raggiungere anche per le sempre maggiori richieste che arrivano da ogni stabilimento, ogni locale, ogni piccolo bar deciso a conquistare una fetta di pubblico estivo con intrattenimenti musicali.
 E proprio per cercare di trovare nuove regole che siano uguali per tutti l’assessore provinciale al turismo Ezio Vannucci, dopo un recente caso scoppiato a Cologna, ha incontrato gli operatori preannunciando un nuovo tavolo per settembre. «Ci sono numerosi aspetti legati al turismo balneare che vanno ripensati e andranno affrontati in maniera specifica in quella occasione», ha dichiarato Vannucci, «bisogna decidere cosa vogliamo fare di questo patrimonio straordinario rappresentato dalla spiaggia e dal mare. Quando ero ragazzo i lidi rappresentavano i luoghi del divertimento per eccellenza: si ballava e si faceva musica tutta la notte e queste attività rappresentavano un punto di forza culturale e turistico. I lidi sono un luogo vocato a questo tipo di attività e gli stabilimenti che si organizzano offrono un servizio importante e qualificano l’offerta turistica».

 I DIVIETI. Secondo Vannucci «oggi ci sono troppi divieti e ordinanze contradditorie: gli stabilimenti e i locali si trovano di fronte ad una selva di regole difficili da rispettare proprio perché in alcuni casi sono astruse, multe e chiusure mettono in ginocchio le attività e danneggiano un settore che rappresenta un pezzo molto significativo dell’economia della costa. Qui non si tratta di difendere questo o quell’impresa ma di costruire un quadro di certezze per chi investe o vuole investire nel turismo estivo e di offrire al turista una vacanza gradevole e divertente, altrimenti, non c’è dubbio, andrà altrove». L’assessore ha già scritto ai sindaci, ai presidenti delle Comunità Montane, a quello della Camera di Commercio e del Bim e al commissario dell’Ente Parco preannunciando l’incontro di settembre.

 LE PROPOSTE. L’amminisratore avanza già alcune proposte. «Si tratta di problematiche comuni a tutta la costa», dice, «dobbiamo metterci attorno ad un tavolo e fare in modo che su tutto il litorale teramano vi siamo regolamenti omogenei anche per evitare che gli operatori di un Comune siano penalizzati rispetto ad altri; occorre che queste regole, chiare e condivise, siano assunte prima della stagione estiva in maniera che gli operatori sappiano in quale regime operano; è necessario coinvolgere in questa riflessione anche gli organi di controllo e le forze dell’ordine che con il loro prezioso contributo possono aiutarci a fare opera di prevenzione. Un ruolo importante lo dovrà svolgere la Regione, che peraltro ha una competenza specifica anche in materia di demanio marittimo».