ROSETO DEGLI ABRUZZI

Taglio riserva Borsacchio: gli ambientalisti lanciano la petizione / VIDEO

Le associazioni delle Guide, Legambiente Abruzzo, Mountain Wilderness e Wwf Abruzzo avviano la battaglia per il ripristino dei confini dell'area protetta

PESCARA. "Quanto è accaduto per la riserva del Borsacchio è un atto gravissimo e costituisce un precedente che deve allarmare tutti coloro che hanno creduto e credono nei modelli 'Abruzzo regione verde d'Europa' e 'Ape - Appennino Parco d'Europa'". Le associazioni ambientaliste abruzzesi lanciano una battaglia "in difesa della riserva del Borsacchio e più in generale del sistema delle aree protette abruzzesi che, per la seconda volta, viene aggredito dall'amministrazione Marsilio dopo il tentativo, sventato dalla Corte costituzionale, di ridurre il perimetro del Parco Regionale Sirente-Velino".

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Dopo l'approvazione, alle 2.30 di notte, dell'emendamento alla legge regionale di bilancio che ha tagliato la Riserva del Borsacchio del 98%, portandola dagli originari 1.100 a soli 24 ettari, si è svolta questa mattina una conferenza stampa a Pescara, presenti le associazioni Guide del Borsacchio, Legambiente Abruzzo, Mountain Wilderness e Wwf Abruzzo per illustrare le prime iniziative per contrastare la "scelta scellerata della Regione Abruzzo guidata da Marco Marsilio di cancellare nei fatti la riserva regionale del Borsacchio nel Comune di Roseto degli Abruzzi (Teramo)".

La prima iniziativa riguarda la campagna informativa affinché tutti possano essere messi nelle condizioni di valutare quanto è accaduto e di conoscere i responsabili di una scelta così grave. Già ieri, primo giorno dell'anno, in poche ore, si è organizzato un partecipato sit-in nel cuore della riserva.

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Ambientalisti contro i tagli alla riserva del Borsacchio
La conferenza stampa a Pescara per lanciare la battaglia in difesa dell'area protetta di Roseto

Le associazioni annunciano per sabato 6 e domenica 7 gennaio una raccolta firme su una petizione che chiede alla Regione di promulgare subito una nuova legge regionale per cancellare l'emendamento notturno taglia-riserva e ripristinare i confini originari. Si chiede inoltre alla Regione di approvare subito il Piano di assetto naturalistico, atteso da quasi 20 anni.

La conferenza odierna è stata anche occasione per "fornire delle prime risposte ai pretestuosi alibi riportati dai consiglieri che hanno presentato l'emendamento taglia-riserva per cercare di giustificare il loro operato": Emiliano Di Matteo (Forza Italia), Mauro Febbo (Forza Italia), Simona Cardinali (Lega), Federica Rompicapo (Lega) e Umberto D'Annuntiis (Fratelli d'Italia). Per le associazioni è falso che "il perimetro della riserva è stato riportato a quello originario di 35 ettari", è falso che i consiglieri abbiano "dato seguito alle richieste di centinaia e centinaia di agricoltori e operatori economici locali" ed è falso che "questo taglio finalmente consentirà agli agricoltori di coltivare i loro campi".

Il sindaco di Roseto degli Abruzzi Mario Nugnes e la presidente del Consiglio comunale Gabriella Recchiuti chiamano a raccolta i consiglieri comunali, di maggioranza e di opposizione, per affrontare in modo condiviso la questione della riperimetrazione della riserva naturale. Un confronto si svolgerà il prossimo 8 gennaio, alle ore 12, in sala giunta con l'obiettivo di scegliere una data di convocazione per il Consiglio straordinario dedicato al tema. 

Per il consigliere regionale Marco Cipolletti il dibattito relativo al tema della riperimetrazione della riserva del Borsacchio rappresenta "un'occasione storica per sanare il peccato originale della estensione di zona a tutela integrale e riflettere sull'equilibrio tra tutela ambientale e salvaguardia delle componenti socio – economiche del territorio.
Finalmente, oggi, tutti i principali attori istituzionali, politici e civici interessati sono chiamati a valutare uno strumento normativo che possa contemperare le differenti posizioni in gioco. E' necessario, pertanto, dialogare con tutte le componenti sociali rivendicando, con orgoglio, il ruolo di guida nella promozione di una politica concertata e condivisa in materia ambientale. Attualmente, il punto di tutela integrale è garantito attraverso la salvaguardia dell'area costiera, nell'ambito di quei limiti iniziali che vengono ora ripristinati sotto l’egida del rispetto della tutela ambientale ma con maggiore realismo rispetto ai 1.100 ettari precedenti. Siamo, pertanto, esattamente nel solco di un nuovo e più efficace coordinamento tra le politiche ambientali, economiche e sociali volte a porre la sostenibilità ed il benessere dei
cittadini al centro della crescita economica della nazione".