Tasi, niente mora per i ritardatari Finora 450 richieste di esenzione

L’assessore Guardiani: non ci saranno aggravi per chi non ce l’ha fatta a mettersi in regola entro il 16 La replica ai commercialisti: «In futuro possiamo semplificare l’insieme di aliquote e detrazioni»

TERAMO. Nessuna mora per chi non ha ancora pagato la prima rata della Tasi. All’indomani della scadenza dell’acconto, a Teramo il 16 ottobre, arriva dunque la buona notizia per i contribuenti in ritardo con il pagamento della famigerata tassa sui servizi indivisibili (ad esempio la manutenzione delle strade o la pubblica illuminazione).

«Non saranno applicate sanzioni», ha assicurato ieri l’assessore al bilancio, Eva Guardiani, nell’annunciare questa misura che va incontro sia a chi non ha fatto proprio in tempo a districarsi tra aliquote e detrazioni del nuovo balzello, sia a chi è in difficoltà in questo mese “horribilis” sul fronte delle tasse (a inizio ottobre a imprese e cittadini teramani è arrivata anche la seconda bolletta della Tari sui rifiuti).

Buone notizie a parte, negli uffici comunali stanno già arrivando le prime informazioni sui pagamenti e le domande presentate dai contribuenti per essere esentati dalla Tasi in base al doppio parametro previsto nel regolamento della Iuc (l’imposta unica comunale che dal 2014 racchiude Tasi, Tari e Imu), ovvero la rendita catastale “incrociata” con il reddito Isee.

«Ad oggi le richieste sono state circa 450», spiega la Guardiani, «ma il dato è molto parziale visto che c’è tempo fino a dicembre (il 16 dicembre scade la seconda rata della Tasi ndr) per presentare la documentazione».

Nel giro di una settimana, invece, si conoscerà l’ammontare complessivo del gettito della prima rata. Le informazioni vengono infatti trasferite ogni dieci giorni dall’Agenzia delle entrate e l’ultima comunicazione risale alla prima settimana di ottobre, quando cioè molti cittadini non avevano ancora versato l’acconto Tasi dovuto. «Anche in questo caso è presto per fare un bilancio», continua l’assessore, «a giorni avremo valori più precisi sul gettito, quanto è stato pagato e la percentuale dei contribuenti non in regola». Il dato è importante anche su un altro fronte, ossia la possibilità di ripensare la tabella delle agevolazioni come promesso dall’amministrazione Brucchi in caso di un eccessivo peso della tassa sulle spalle dei contribuenti.

Intanto, l’assessore Guardiani raccoglie l’appello lanciato qualche giorno fa dal presidente dell’Ordine dei commercialisti, Alberto Davide, che a nome di tutta la categoria aveva mosso un duro j’accuse contro la babele di aliquote e detrazioni stabilite dai Comuni. «Il nostro è stato un regolamento stilato in velocità», ammette la Guardiani «comprendo le difficoltà della categoria e per il futuro sono a disposizione a collaborare e confrontarmi con l’ordine insieme agli uffici comunali».

Fabio Marini

©RIPRODUZIONE RISERVATA