Mega assemblea in municipio, gli operatori contro gli amministratori della costa<BR>

Tassa di soggiorno, coro di no

Albergatori e negozianti: «Così si mette a rischio il turismo»

 GIULIANOVA. «La tassa di soggiorno è un balzello che rischia di mortificare il nostro turismo e mettere fuori mercato molte imprese del settore»: è un no deciso quello della Federalberghi/Confcommercio teramana nell' ultima riunione svoltasi nel municipio di Giulianova con l'obiettivo di fare il punto sull'introduzione della tassa. Una tassa vista dai Comuni della costa teramana come un modo per dare un po' di linfa alle esangui casse municipali.  All'incontro, il terzo organizzato dall'amministrazione giuliese per discutere dell'argomento, hanno partecipato i sindaci e gli assessori di Silvi, Pineto, Alba, Tortoreto, Martinsicuro, Roseto e Giulianova, oltre alle associazioni degli albergatori ed operatori turistici, fermamente contrari alla tassa e convinti che il balzello andrebbe a colpire un settore già «vicino al tracollo». «Rischiamo seriamente di perdere competitività nei confronti dei nostri concorrenti», sostiene Giammarco Giovannelli, presidente di Federalberghi/Confcommercio, «con pesanti ripercussioni sul numero di presenze turistiche specie nei periodi di bassa e media stagione. L'eventuale reintroduzione della tassa di soggiorno non aiuterebbe la tanto auspicata ripresa economica ed anzi ci allontanerebbe ancora di più da quell'alleggerimento della pressione fiscale su imprese e lavoro che si sente invocare da ogni parte».  Giovannelli critica la scelta adottata dai comuni del territorio, auspicando una politica volta all'incremento delle presenze turistiche: «Numerosi comuni di altre regioni si stanno organizzando con operazioni di marketing "all'incontrario", che promuovono e veicolano messaggi relativi al fatto che nel loro territorio non si applica la tassa di soggiorno». «Ci auguriamo che le amministrazioni comunali comprendano», concludono le associazioni, «che la via per rimpinguare le loro casse deve passare per un incremento delle presenze turistiche e non per balzelli che avrebbero il risultato di allontanare il turista dalle nostre zone».

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