Teatro, il recupero andrà avanti: «Nessun pericolo per i fondi» 

D’Alberto illustra la strategia del Comune dopo il risarcimento riconosciuto dal Tar a SottoSopra: «Valutiamo l’appello al Consiglio di Stato e avvieremo un confronto con il titolare del negozio»

TERAMO. Il progetto di riqualificazione del cineteatro comunale va avanti. La sentenza del Tar, che non blocca i lavori, potrebbe essere impugnata davanti al Consiglio di Stato. Il Comune apre un tavolo col privato per gestire lo sgombero dei locali al piano terra. Sono i tre punti sui quali ieri si è soffermato il sindaco Gianguido D’Alberto, rompendo il silenzio sulla decisione del tribunale amministrativo che giovedì scorso ha condannato l'ente a risarcire con quasi 700mila euro SottoSopra, il negozio di abbigliamento che occupa i locali del cineteatro. La società Vero Srl, titolare dell'attività, aveva impugnato diversi atti con i quali il Comune aveva avviato l’iter per riqualificare l’edificio ed il Tar ne ha accolto uno. Il tribunale ha in particolare ritenuto illegittima la proroga della concessione al negozio al 2027, avvenuta nel 2022, quando l'ente sapeva già – dice la sentenza – che la riqualificazione del teatro ne avrebbe comportato lo sfratto.
Di avviso contrario il Comune, che insiste sul fatto che al momento della proroga aveva certezza solo dei fondi a disposizione per l’intervento. «In questi giorni coi nostri legali e gli uffici abbiamo studiato la sentenza e valuteremo l’eventuale ricorso al Consiglio di Stato. A nostro avviso gli estremi ci sono», ha detto D’Alberto spiegando che il silenzio di questi giorni da parte sua è stato dettato solo dalla necessità di «analizzare al meglio una sentenza che è complessa e articolata e che in nessun passaggio però mette in discussione gli atti legati al finanziamento del Pnrr per la riqualificazione del teatro, né quelli relativi al progetto e al contratto con la ditta. Perciò su questi fronti si va avanti, il progetto continua così come predisposto», ha chiarito il sindaco. La società che si sta occupando della riqualificazione del teatro entro giugno rimetterà il progetto esecutivo e intanto prosegue i sondaggi interni alla struttura propedeutici all’intervento edilizio complessivo. Una tempistica, quella di giugno, che permette al Comune di affrontare la questione del negozio di abbigliamento. «Col gestore dell'attività commerciale c’è sempre stata una interlocuzione. Ora alla luce della sentenza apriremo un tavolo per condividere il percorso che deve portare al raggiungimento dell’obiettivo: la riqualificazione», ha aggiunto il sindaco. Il titolare del negozio, stando a quanto emerso anche dalla sentenza, ha intenzione di andare via: sta cercando un altro locale in città per trasferirsi e attualmente occupa i locali del teatro senza titolo dal primo gennaio per via della scadenza del contratto di locazione. Aspetto, questo, sottolineato da D’Alberto che ha annunciato un incontro con la società già nei prossimi giorni.
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