Tenta di uccidere il vicino, dieci anni

Colpo di pistola davanti al bar, condannato il pensionato di Castiglione

TERAMO. Dieci anni per aver tentato di ammazzare con un colpo di pistola all'addome l'ex amico e vicino di casa. Per Livio Castagna, 62 anni, originario di Castiglione Messer Raimondo, la condanna è arrivata al termine di un rito abbreviato durante il quale il pm d'udienza aveva chiesto quattro anni ed otto mesi.

Una pena che, evidentemente, non è stata ritenuta congrua dal gup Giovanni de Rensis che nel pomeriggio di ieri ha emesso il verdetto. Va sottolineato che il rito abbreviato prevede la riduzione di un terzo della pena. L'imputato, difeso dall'avvocato Lino Nisii, resterà agli arresti domiciliari nella sua casa di Castilenti.  L'uomo era accusato di tentato omicidio aggravato e di ricettazione, visto che nella sua abitazione venne trovato un fucile risultato rubato. I fatti per cui il pensionato è stato condannato in primo grado risalgono al maggio dello scorso anno.

Avvennero davanti ad un bar di Castiglione Messer Raimondo alla presenza di numerosi testimoni. Angelo De Sanctis, 43 anni, di Elice, venne colpito all'addome. Secondo la ricostruzione fatta dai carabinieri all'origine della violenta aggressione ci sarebbero stati delle questioni legate a vecchi debiti. I due s'incontrarono la sera del 6 maggio davanti al bar di Castiglione. Ben presto volarono parole grosse, qualche sfottò. Ma tutto sembrava essere finito sul momento.  Così sembrava. Castagna, dopo il litigio, salì a bordo della sua macchina e tornò nella sua abitazione di Castilenti con l'intenzione di armarsi.  Dopo pochi minuti tornò davanti al bar con una pistola Smith & Wesson a tamburo calibro 32 e con la matricola abrasa. Il suo ex amico era ancora lì, nell'area antistante il locale, e così Castagna non esitò a puntare l'arma contro l'uomo e ad esplodere un solo colpo. Il proiettile raggiunse il 43enne all'addome, ma nonostante la ferita e il piombo in corpo l'uomo riuscì ad avventarsi su Castagna togliendogli l'arma dalle mani.

A dividere i due per primi arrivarono i clienti del bar. Il ferito venne trasportato all'ospedale di Penne dove nel corso di un delicato intervento chirurgico i medici riuscirono a recuperare l'ogiva del proiettile. Castagna, invece, approfittando della concitazione del momento riuscì a risalire in auto, a scappare e a tornare nella sua abitazione di Castilenti dove si barricò. Qui lo trovarono i carabinieri che per alcune ore cercarono di convincerlo ad uscire dalla sua abitazione. Per entrare in casa e disarmare l'uomo i carabinieri forzarono la finestra della camera da letto. Castagna si arrese subito.

I militari lo arrestarono con le accuse di tentato omicidio, porto abusivo di arma da fuoco, detenzione e porto illegale di munizioni, ricettazione e detenzione illegale di arma da sparo. Infatti, nel garage della sua abitazione venne trovato anche un fucile da caccia monocanna calibro 28 rubato ad Atri nel 2001. L'uomo venne richiuso nel carcere di Castrogno e nel corso dell'udienza di convalida di avvalse della facoltà di non rispondere. Ieri, poi, la condanna.

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