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Teramo Ambiente, 140 lavoratori messi in solidarietà, altri 28 vanno a casa

Poche speranze per gli addetti alla pulizia degli immobili. L’accordo ora va al vaglio di assemblea del personale e di consiglio di amministrazione

TERAMO. Dopo ore di trattative, concluse solo nella tarda serata di venerdì, i sindacati e il presidente della Teramo Ambiente Pietro Bozzelli hanno raggiunto l'accordo per la solidarietà aziendale per 140 lavoratori tra operai e posizioni amministrative. L'ipotesi dell'accordo, come spiegato da Amedeo Marcattili della Cgil e Fabio Benintendi della Cisl, dovrà passare al vaglio del cda della Team ma dovrà essere sottoposta anche all'assemblea dei lavoratori convocata per giovedì 12 maggio alle 20. Purtroppo. invece, ben poche prospettive ci sono per i 28 lavoratori della pulizia immobili che a giugno vedranno scadere la cassa integrazione straordinaria.

Otto di questi lavoratori, attualmente occupati in tribunale, possono sperare sul rinnovo del servizio di pulizie a fine giugno. Per gli altri venti, si prospetta il rischio della disoccupazione. Un esito giudicato amaramente da Marcattili della Cgil che ha dichiarato: «Il sindaco ci ha fatto intendere che il Comune non ha fondi, dispiace che in 11 mesi non si sia trovato il modo per offrire opportunità di ricollocamento per questi 20 lavoratori».

La notizia "positiva", se così si può chiamare, è che lo spettro della procedura di mobilità è stato evitato per altre decine di lavoratori grazie a un accordo proposto dai sindacati per circa 140 lavoratori che entreranno a regime di solidarietà aziendale. L'intesa raggiunta prevede un regime di solidarietà fissato al 3,84% dell'orario di lavoro mensile. Una percentuale che, considerata su 36 ore settimanali, significa che ogni operaio rinuncerà a una giornata di lavoro al mese che si vedrà retribuita in minima parte. Sacrifici proporzionali sono stati chiesti agli impiegati, che rinunceranno a qualche giorno di lavoro in più. L'accordo prevede che per gli amministrativi inquadrati fino al quarto livello la percentuale di solidarietà sia compresa tra il 5 e il 7%, mentre per gli amministrativi inquadrati dal quinto livello in su, la percentuale oscillerà dal 7 al 15%. Per Marcattili e Benintendi l'ipotesi d'accordo costituisce il male minore a fronte di conseguenze più pesanti che l'azienda aveva prospettato sulla base dell'esigenza di risparmiare circa 400mila euro all'anno. «Adesso ci poniamo un problema», ha concluso Marcattili, «sottraendo una giornata di lavoro agli operai, e in considerazione del fatto che in regime di solidarietà non si possono fare straordinari, quale ricadute ci saranno sul servizio di igiene urbana? Noi abbiamo posto un problema organizzativo che tuttavia l'azienda ritiene di poter soddisfare. Auspichiamo adesso di formalizzare l'accordo dopo l'assemblea dei lavoratori e di farlo ratificare dal cda».

Marianna De Troia

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