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Teramo, aumenta l'addizionale Irpef
L'aliquota sale allo 0.8 per mille per pareggiare il bilancio
TERAMO. Il Comune aumenta l'addizionale Irpef. L'aliquota cresce dallo 0.5 allo 0.8 per mille. Il provvedimento è stato adottato ieri pomeriggio dalla giunta, impegnata nella definizione dei conti per l'assestamento di bilancio in programma per fine mese. La necessità di ottenere il pareggio tra entrate e uscite garantendo i servizi ha indotto sindaco e assessori a dare il via libera al ritocco dell'imposta.
«Si tratta di un aumento che risponde innanzitutto ad un criterio di proporzionalità», afferma l'amministrazione in una nota, «visto che colpisce in maniera equa le classi sociali, incidendo più sulle fasce di reddito alte e quindi, a scalare, sulle altre». Secondo la giunta, inoltre, l'aliquota resta comunque entro i livelli nazionali.
«L'addizionale Irpef, nelle dimensioni ora determinate», chiarisce l'amministrazione, «è già applicata in molti comuni italiani ed è in linea con uno studio dell'Istituto per la finanza locale, secondo il quale le città che applicano tale aliquota passeranno dal 13,9% del 2009 al 95,5% del 2012». A Teramo, aggiungono sindaco e assessori, l'addizionale Irpef non subiva variazioni dal 2002. Sulla decisione d'incrementare l'aliquota ha inciso anche il taglio di 1,5 milioni di contributi da Stato e Regione già programmato per i prossimi mesi e che porterà i minori introiti nelle casse comunali a toccare la quota di 4,4 milioni.
«Nonostante le difficoltà», afferma la giunta, «l'amministrazione è costantemente impegnata nella volontà di assicurare il pareggio di bilancio e per questo prosegue nella finalità di preservare l'integrità dei conti dell'esercizio finanziario senza rinunciare a garantire lo standard qualitativo già raggiunto in servizi come il sociale o la pubblica istruzione».
Il Comune punta anche a ridare slancio alle manutenzioni che, proprio a causa della carenza di fondi, nell'ultimo periodo hanno subìto un drastico ridimensionamento. Le somme derivanti dall'aumento dell'addizionale, a detta della giunta, serviranno anche a garantire questo tipo di interventi sul territorio. L'applicazione della nuova aliquota, inoltre, andrebbe considerata anche in vista dell'entrata in vigore del federalismo fiscale.
«Si tratta di un aumento che risponde innanzitutto ad un criterio di proporzionalità», afferma l'amministrazione in una nota, «visto che colpisce in maniera equa le classi sociali, incidendo più sulle fasce di reddito alte e quindi, a scalare, sulle altre». Secondo la giunta, inoltre, l'aliquota resta comunque entro i livelli nazionali.
«L'addizionale Irpef, nelle dimensioni ora determinate», chiarisce l'amministrazione, «è già applicata in molti comuni italiani ed è in linea con uno studio dell'Istituto per la finanza locale, secondo il quale le città che applicano tale aliquota passeranno dal 13,9% del 2009 al 95,5% del 2012». A Teramo, aggiungono sindaco e assessori, l'addizionale Irpef non subiva variazioni dal 2002. Sulla decisione d'incrementare l'aliquota ha inciso anche il taglio di 1,5 milioni di contributi da Stato e Regione già programmato per i prossimi mesi e che porterà i minori introiti nelle casse comunali a toccare la quota di 4,4 milioni.
«Nonostante le difficoltà», afferma la giunta, «l'amministrazione è costantemente impegnata nella volontà di assicurare il pareggio di bilancio e per questo prosegue nella finalità di preservare l'integrità dei conti dell'esercizio finanziario senza rinunciare a garantire lo standard qualitativo già raggiunto in servizi come il sociale o la pubblica istruzione».
Il Comune punta anche a ridare slancio alle manutenzioni che, proprio a causa della carenza di fondi, nell'ultimo periodo hanno subìto un drastico ridimensionamento. Le somme derivanti dall'aumento dell'addizionale, a detta della giunta, serviranno anche a garantire questo tipo di interventi sul territorio. L'applicazione della nuova aliquota, inoltre, andrebbe considerata anche in vista dell'entrata in vigore del federalismo fiscale.
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