Teramo, bambino dimenticato sullo scuolabus la procura indagaga sull'autista e sull'assistente

Il magistrato ipotizza un'accusa grave: l'abbandono di un minore con lesioni. Convocati dai carabinieri il dirigente e le maestre della scuola di Montorio frequentata dal bambino dimenticato sul mezzo

MONTORIO. L'accusa, per entrambi, è pesante: abbandono di minori con lesioni. L'inchiesta aperta dalla procura per definire ruoli e responsabilità di un dramma preme sull'acceleratore. Il pm Bruno Auriemma ha iscritto nel registro degli indagati l'autista e l'assistente dello scuolabus in cui un bambino di appena 4 anni è stato dimenticato per quattro ore. Non solo. Nelle prossime ore i carabinieri sentiranno le maestre e il dirigente della scuola.

Lo ha disposto il magistrato proprio per chiarire ogni particolare della vicenda rimbalzata sulla cronaca nazionale. L'inchiesta, aperta dopo l'esposto presentato dai genitori del piccolo, mira a ricostruire nei dettagli quello che è successo nella mattinata di venerdì scorso, quando il bambino che avrebbe dovuto essere portato alla scuola dell'infanzia di via Leopardi è stato dimenticato nello scuolabus. Il mezzo, chiuso, è rimasto parcheggiato fino alle 12.45 in un'area distante dalla scuola. Solo allora assistente e autista si sono accorti di quello che è successo: hanno trovato il piccolo in lacrime, fortemente disidratato e in uno profondo stato di shock. Per quattro ore quel bambino ha urlato, pianto, sperando che qualcuno lo sentisse e aprisse quello scuolabus in cui era prigioniero. Ora i suoi genitori lo tengono a casa, costantemente seguito da uno psicologo. Saranno i medici a stabilire che conseguenze questo trauma ha avuto su di lui.

E anche su questo il pm ha chiesto ai carabinieri di fare indagini, accertando in primis l'entità della prognosi stabilita dal pediatra del piccolo. Un elemento importante che potrebbe notevolmente aggravare la posizione dell'assistente e dell'autista che potrebbero essere accusati anche di lesioni colpose. I due sono stati immediatamente sospesi dalla ditta per cui lavorano, una cooperativa a cui l'amministrazione comunale di Montorio ha affidato il servizio di trasporto e assistenza sugli scuolabus. Ora rischiano di essere licenziati.

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