Teramo, con la bottiglia rotta minaccia e tenta di rapinare un ragazzo

Aggressione in piazza Progresso a San Nicolò: la vittima riesce a scappare e chiama i carabinieri. Cittadino marocchino arrestato e scarcerato, per lui il giudice dispone l’obbligo di dimora a Roma

TERAMO. Si è spaventato, e anche tanto, così come avrebbero fatto tutti al suo posto. Ma i suoi 18 anni gli hanno dato la forza di divincolarsi dalla presa e fuggire da quell’uomo che con una bottiglia rotta in mano e un cappuccio sul volto lo ha bloccato nel tentativo di rapinarlo. La giovane vittima, una volta scappato, ha chiamato il 112 e in poco tempo il rapinatore è stato arrestato. Si tratta di un cittadino marocchino di 31 anni residente a Roma: è stato arrestato e ieri mattina scarcerato dal giudice con l’obbligo del divieto di dimora nella Capitale.

I fatti sono avvenuti nella tarda serata di mercoledì nella centralissima piazza Progresso di San Nicolò a Tordino, una delle più popolose frazioni del capoluogo.

Il giovane teramano stava tornando a casa ed era da solo. Improvvisamente è stato avvicinato da un uomo che aveva volto incappucciato e in mano una bottiglia di vetro rotta. Gli ha urlato di consegnargli i soldi che aveva, lo ha strattonato, ha cercato di bloccarlo ad un braccio e, molto probabilmente, è rimasto spiazzato dalla pronta reazione della giovane vittima. Che è riuscito a divincolarsi dalla sua presa, a scappare allontanandosi e chiamando i carabinieri. La pattuglia di San Nicolò è arrivata in pochi istanti e quando i militari sono giunti in piazza Progresso ci hanno messo davvero a poco a trovare l’uomo che, ancora con la bottigli in mano, vagava da una via all’altra, forse in cerca di altre vittime. L’uomo è stato arrestato con l’accusa di tentata rapina e accompagnato in caserma.

Dopo una notte nella cella di sicurezza della caserma, ieri mattina è comparso davanti al giudice per la direttissima: il magistrato ha convalidato l’arresto, disposto la scarcerazione in sostituzione dell’obbligo di dimora nel Comune di residenza, quindi Roma. Il processo è stato fissato al 18 gennaio.

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