Teramo, contro il caro mensa scende in piazza il popolo dei passeggini - FOTO

La protesta decisa dai genitori di Villa Mosca riesce e Brucchi attenua gli aumenti dei buoni pasto inserendo un’altra fascia di reddito. Oggi nuova manifestazione durante il consiglio comunale

TERAMO. La protesta dei genitori teramani contro i rincari di buoni pasto e scuolabus non si ferma. Sit-in pacifico davanti al municipio.

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Ieri il Comune aveva annunciato una parziale marcia indietro: per i buoni pasto sarà introdotta un’ulteriore fascia di reddito che avrà un rincaro minore di quello, al momento generalizzato, da 80 centesimi a buono. A Villa Mosca, infatti, è stato boicottato il servizio mensa con l’astensione di 74 bambini su 85, che non hanno usufruito della refezione scolastica. Oggi pomeriggio, invece, in occasione del consiglio comunale ci sarà il sit-in pacifico in piazza Orsini con tante mamme e papà che si presenteranno con un passeggino vuoto, aderendo alla manifestazione che si sta diffondendo anche in altre città italiane contro l'inasprimento delle rette scolastiche.

La cosiddetta “rivolta dei passeggini”, guidata dall'ex assessore capitolino alla famiglia Gigi De Palo, è partita da Roma qualche giorno fa quando decine di genitori si sono presentati in piazza del Campidoglio per protestare contro l'aumento delle tariffe degli asili nido. «Sta per nascere un movimento italiano perché, come nella Capitale, ci sono tantissime altre città con le stesse difficoltà che abbiamo a Teramo. Non è solo il problema delle mamme con la mensa e lo scuolabus, in generale sono le famiglie italiane che chiedono aiuto», ha spiegato Elisa Boffi, membro del comitato genitori di Villa Mosca, «domani (oggi, ndc) dovrebbe esserci anche De Palo. Già oggi (ieri, ndc) l’adesione è stata fortissima, con la partecipazione al boicottaggio della mensa di quasi il 90% dei bambini della scuola dell’infanzia “Laeng” di Villa Mosca».

I genitori teramani, che da giorni si stanno coordinando attraverso un gruppo Facebook che al momento conta oltre 140 componenti, rinnegano con forza le accuse di strumentalizzazione perché, dicono, la protesta non ha colore politico. «Invieremo una piccola delegazione in consiglio comunale, con la speranza che il sindaco ci faccia parlare e leggere un documento dove spieghiamo le motivazioni della nostra lotta. Presenteremo alcune proposte: l’abbassamento dei prezzi della mensa o quantomeno l’inserimento di ulteriori fasce Isee», ha detto Alessandra Palombaro, «maggiore sicurezza nel trasporto scolastico con l’acquisto di nuovi mezzi e più controlli su quelli già esistenti. Infine, chiediamo l’introduzione di misure per agevolare le famiglie più disagiate».

In serata il sindaco Maurizio Brucchi ha informato le redazioni di aver deciso, dopo aver avuto il parere favorevole della Ragioneria, di inserire un’ulteriore fascia di reddito nelle tariffe dei buoni pasto. «Non l’abbiamo ancora determinata», ha chiarito, «ma certamente in quella fascia l’aumento dei buoni sarà inferiore a quello da 80 centesimi (da 3,60 a 4,40, ndc) già deliberato».

Chiara Di Giovannantonio

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