Teramo, decine di autoscatti su Facebook per denunciare i problemi dell'università

La “Fotopetizione” degli studenti è lanciata dall’Udu Partono i confronti tra gli universitari e i candidati sindaci

TERAMO. Tanti “selfie” per denunciare quello che non va dentro l’università. Autoscatti, fotosegnalazioni e slogan ironici: viaggia sui social network l’ultima iniziativa di protesta lanciata dall’Udu (Unione degli universitari) di Teramo una settimana fa. Già una quindicina le segnalazioni degli studenti raccolte dall’associazione che, pian piano, le sta rimbalzando sulla propria pagina facebook accompagnandole agli hashtag «urloimieidiritti» e «unidee».

C’è la studentessa che chiede di “accendere” internet nel campus di Colleparco o la “collega” che si fotografa in uno dei bagni senza porte con in mano il cartello, chiaramente ironico, «chiudete le porte». E gioca sull’ironia pure la matricola di Giurisprudenza che dice “no” ai tablet consegnati dall’ateneo ai nuovi iscritti: meglio una copia della, “vecchia”, ma sempre attuale carta costituzionale. Oltre alla denuncia – e da qui il nome di “fotopetizione” – l’iniziativa nasce proprio per suggerire idee su come utilizzare il contributo pagato dagli studenti e che va dai 100 ai 300 euro a seconda delle facoltà. «Abbiamo chiesto al rettore di diminuirlo», spiega Valentina Francescone, coordinatrice dell’Udu di Teramo, «ma ci è stato risposto che dal prossimo anno sarà incorporato nelle tasse, che così saranno ancora più alte. Fino ad allora, vorremmo che servisse almeno per dare servizi utili agli iscritti». La fotopetizione dunque va avanti, anche perché, assicura la coordinatrice «a volte basta pubblicare una foto di qualcosa che non va per richiamare l’attenzione. E’ successo con lo scatto dell’area “abbandonata” davanti all’ex bar di Scienze politiche: tre giorni dopo l’Università l’aveva trasformata in una sala lettura».

E per parlare dei problemi dell’ateneo i ragazzi dell’Udu hanno anche chiesto un confronto ai candidati sindaci alle prossime comunali del 25 maggio. Per ora, all’invito hanno risposto il “portavoce” dei Cinque Stelle Fabio Berardini e Gianluca Pomante, candidato dei movimenti civici (gli incontri dovrebbero tenersi nei prossimi giorni). Tra i tanti temi oggetto del confronto, primo fra tutti c’è quello del servizio di trasporto urbano che non copre gli orari di punta, non prevede corse notturne per Colleparco – anche dopo l’apertura serale del campus – né collegamenti adeguati con la nuova sede di Veterinaria a Piano d’Accio. «Porteremo all’attenzione dei candidati questi ed altri argomenti», chiude l’Unione degli universitari, «auspichiamo che le elezioni comunali possano essere la giusta occasione per portare il tema dell’università del welfare studentesco al centro del dibattito politico».

IL CONFRONTO. Il 29 aprile alle 15, nell’aula tesi di Giurisprudenza, lo studente Federico Antonelli, membro del Senato accademico, in qualità di presidente dell'associazione culturale "Lista Aperta" ha organizzato un confronto elettorale con i candidati sindaci di Teramo (i quali hanno già dato la loro disponibilità a partecipare). Il tema sarà la valorizzazione dell’ateneo nonché le prospettive occupazionali che la città offre. “Lista aperta” sta elaborando cinque domande da porre ai candidati, ognuno dei quali avrà due minuti per rispondere.

Fabio Marini

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