Teramo, deposizione choc in tribunale: "Molestata a 10 anni dall’amico dei miei"

Ragazzina di 13 anni in aula conferma: sì, quell’uomo mi ha palpeggiato mentre eravamo al pronto soccorso

TERAMO. Le sue accuse erano già macigni in un incidente probatorio, ma ieri è tornata in un’aula di tribunale per ribadirle. Aveva 10 anni quando i genitori denunciarono l’amico di famiglia accusandolo di averla molestata mentre era al pronto soccorso: oggi lei è una ragazzina di 13 che davanti ai giudici racconta ancora una volta quello che è successo. Le spalle al pubblico e il volto rivolto ai magistrati, la ragazzina ripercorre quella giornata di tre anni fa quando con la madre era andata al pronto soccorso dell’ospedale Mazzini per visitare un’amica di famiglia che qualche ora prima si era improvvisamente sentita male. Era nella sala d’aspetto quando arrivò anche l’amico di famiglia che, approfittando della confusione e del fatto che la madre era entrata nella stanza in cui era stata ricoverata l’amica, l’avrebbe più volte palpeggiata, anche davanti ad un cuginetto. Accuse che erano già state messe nero su bianco nel corso di un incidente probatorio chiesto ed ottenuto dalla procura proprio per cristallizzare il racconto della vittima.

Alcune parti della registrazione di quell’incidente probatorio, però, non sarebbero state chiare e, soprattutto, di facile ascolto. Da qui, dunque, l’esigenza di sentire nuovamente la ragazzina. La sua testimonianza è arriva nella penultima udienza di un processo che vede imputato un 70enne pensionato teramano accusato di abusi sessuali su minori (non citiamo le generalità dell’uomo per tutelare una minore). La ragazzina e i genitori si sono costituiti parte civile.

Nel corso delle precedenti udienze davanti al collegio presieduto dal giudice Roberto Veneziano (a latere Franco Tetto) sono stati già ascoltati decine di testi citati dalla pubblica accusa (rappresentata dal pm Irene Scordamaglia) tra cui anche alcune persone che quel giorno si trovavano nella sala d’atteso del pronto soccorso di Teramo.

L’uomo ha sempre respinto tutte le accuse, sostenendo di non aver mai toccato la bambina.

Il processo è stato aggiornato a luglio con l’audizione degli ultimi testi citati dalla difesa, le richieste del pm, le arringhe degli avvocati e la sentenza. (d.p.)

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