Teramo, false email per violare i conti bancari

L'allarme di Arco consumatori: ricevute finte email in cui li si avvertiva del blocco del conto in una banca che è del tutto estranea alla comunicazione inviata per posta elettronica

TERAMO. La truffa corre sul web, diventa tecnologica e si espande a macchia d’olio con una rapidità impressionante. A Teramo è allarme per il phishing, il sistema che consente di rubare codici di carte di credito e conti bancari attraverso una semplice email.

LA DENUNCIA. A denunciarlo è l’Arco consumatori che mette in guardia. Vittime dei raggiri decine di utenti teramani che hanno ricevuto una finta email in cui li si avvertiva del blocco del conto in banca, in questo caso la Tercas che è del tutto estranea alla comunicazione inviata per posta elettronica. L’istituto di credito, parte lesa, ha immediatamente segnalato il fatto alla polizia postale che ora sta indagando. La banca, inoltre, ha inserito un messaggio sul proprio sito con cui mette in guardia gli utenti e spiega di non aver mai mandato email di questo genere. «La informiamo», si legge nel falso messaggio di posta elettronica, «che il suo conto è stato bloccato. Sono stati effettuati un numero di tentativi superiore a quello concesso. Per sbloccare segua il link». Il messaggio contiene un link, un indirizzo telematico di collegamento, sul quale l’utente viene invitato a cliccare per fornire le informazioni richieste. Una volta aperta la pagina web taroccata e inseriti i codici personali il danno è fatto: l’utente è caduto nella rete tesa dai truffatori. Chi ha inviato il messaggio truccato acquisisce i dati personali del truffato e li usa per prelevare soldi dal suo conto corrente. La polizia postale ha raccolto diverse denunce di utenti raggirati, ma tanti hanno lanciato allarmi anche in forum di conversazione attivi in rete per avvertire il maggior numero possibile di navigatori.

IL SISTEMA. I vari sistemi usati in rete per ingannare gli utenti sono noti ai navigatori più esperti, ma nell’ultimo periodo si stanno espandendo in maniera impressionante. Migliaia di denunce finiscono sui tavoli della polizia postale e delle associazioni dei consumatori che raccolgono le storie di persone che si sono viste sottrarre somme ingenti. Il phishing è un metodo per acquisire codici segreti e numeri di carte di credito attraverso messaggi di posta elettronica che fanno riferimento a siti clonati. L’email che si riceve sul computer di solito non chiede direttamente d’inserire i dati sensibili, ma annuncia anomalie nella gestione del conto corrente per le quali è necessario fare una verifica. Il messaggio riproduce logo e grafica dell’istituto di credito e chiede di inserire i propri dati personali (password o numeri di carta). Quando l’utente entra nel sistema la truffa è compiuta. Chi ha inviato il messaggio truccato acquisisce i dati: il conto è a rischio.

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