Teramo, in 270 fanno la spesa con la "tessera della povertà"

Si presentano al supermercato della solidarietà e acquistano cibo senza spendere un euro ma semplicemente scalando punti

TERAMO. La solitudine alimenta la crisi: a sei mesi dalla sua apertura l'Emporio della Solidarietà fa un bilancio e registra come i teramani che vivono rotture coniugali e relazionali, e che di conseguenza non trovano più aiuto in famiglia, si impoveriscano sempre più. Sono loro i maggiori utenti del negozio inaugurato lo scorso dicembre grazie al progetto portato avanti dalla Caritas diocesana di Teramo-Atri in collaborazione con l'amministrazione cittadina, la Croce Rossa, il Banco di Solidarietà, la società San Vincenzo de Paoli, Conad Adriatico e Fondazione Tercas. Il supermercato della solidarietà, che si trova in via Tevere 38 negli spazi, poco in vista, messi a disposizione dall'Istituto diocesano sostentamento clero, ha registrato un vero e proprio boom: sono oltre 270 le tessere magnetiche rilasciate finora per un ammontare di 10mila euro di spesa. In realtà il numero delle richieste non è stato ancora esaurito, molte domande sono ancora al vaglio. Il rilascio della tessera per la spesa ha un iter ben preciso: la richiesta può essere inoltrata ai servizi sociali del Comune, all'associazione San Vincenzo, alla Caritas o nello stesso emporio e la domanda deve essere accompagnata da documento di riconoscimento, stato di famiglia, certificato Isee attestante il reddito familiare, storico anagrafico del centro per l'impiego di Teramo per monitorare la situazione lavorativa. Una commissione valuta caso per caso e rilascia la scheda carica di un importo virtuale in euro, spendibile in un mese, il cui ammontare viene stimato tenendo conto del numero dei componenti del nucleo familiare. Ogni tre o cinque mesi la scheda torna al vaglio della commissione che controlla se nel frattempo la situazione lavorativa del richiedente sia cambiata. All'Emporio solidale è possibile trovare generi alimentari, con uno scaffale dedicato alle necessità dei neonati, carne, pane, frutta e verdura ceduti gratuitamente, e poi detersivi e prodotti per l'igiene. Molti alimenti provengono dall'Ue, tramite l'Agenzia per le erogazioni in agricoltura. «Ci sono periodi in cui determinati generi mancano del tutto, ma solitamente cerchiamo di averne di ogni tipologia», spiega don Igor Di Diomede direttore della Caritas diocesana e responsabile del progetto Emporio. Sulla solidarietà - oltre che sugli aiuti europei- si regge la struttura: periodicamente vengono organizzate collette alimentari nei vari supermercati, la prossima a metà luglio. Recentemente anche il Teramo calcio ha dato un suo contributo in occasione dei festeggiamenti per il centenario. E martedì prossimo in piazza Sant'Anna, durante lo spettacolo di teatro dialettale organizzato dalla parrocchia di Villa Lempa, si terrà una raccolta fondi. Per venire incontro alle necessità crescenti dei teramani bisognosi, l'Emporio ha aumentato anche i giorni di apertura. Retto infatti da volontari e con una sola cassa per scalare l'importo mensile delle schede, la struttura non ce la faceva a smaltire le necessità degli utenti. Attualmente il supermercato osserva il seguente orario: il lunedì e mercoledì dalle 16.30 alle 19, il venerdì dalle 10 alle 12.30 e il sabato dalle 9 alle 12.

Emanueia Michini

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