Teramo, l'Asl promuove l'ex assessore Pdl indagato per truffa

Robimarga diventa dirigente dell'endoscopia urologica. È accusato di peculato, falso ideologico e truffa ma gli affidano un reparto creato ex novo a Giulianova

TERAMO. Promosso l'ex assessore del Pdl Corrado Robimarga. Il direttore generale Giustino Varrassi con una delibera del 22 dicembre, gli conferisce l'incarico triennale di responsabile dell'unità operativa semplice a valenza dipartimentale di endoscopia urologica a Giulianova.

Il suo nome, per l'incarico, si faceva da tempo. Ma i più supponevano che la Asl avrebbe soprassieduto - più che altro per questioni di opportunità - dopo lo scoppio dello scandalo che lo ha coinvolto nell'aprile scorso. La procura ha aperto un'inchiesta che ha portato a formalizzare nei confronti del medico ed ex assessore all'urbanistica a Teramo l'accusa di peculato, falso ideologico e truffa aggravata ai danni dello Stato. Secondo la procura avrebbe fatto visite a pagamento in ospedale senza versare il dovuto alla Asl. E poi c'è la contestazione, nei confronti del medico, di aver falsificato la cartella clinica di un paziente per coprire presunte irregolarità.

Accuse sempre respinte dal professionista indagato, anche quella di essersi assentato dal posto di lavoro presentando falsi documenti alla Asl attestanti la sua presenza negli uffici comunali come assessore. Nel corso di una perquisizione in uno studio di Robimarga i carabinieri hanno trovato uno dei moduli, firmati in bianco, necessari per ottenere il permesso di assentarsi dal lavoro per la sua carica di assessore. Accuse pesanti che hanno indotto il gip del tribunale di Teramo, Guendalina Buccella, a sospenderlo per due mesi dalle funzioni di medico ospedaliero, su richiesta del sostituto procuratore Davide Rosati. Robimarga si è peraltro dimesso da assessore appena notificato il provvedimento. Attualmente il magistrato deve firmare l'avviso di conclusione delle indagini, a cui potrebbe seguire una richiesta di rinvio a giudizio.

La Asl non ha voluto attendere che si concludesse la vicenda giudiziaria e ha nominato dal 1º gennaio l'urologo nell'unità creata ex novo a Giulianova, dove prima esisteva solo un ambulatorio. Contemporaneamente - sempre nello stesso atto aziendale - ha declassato l'unità complessa di urologia ad Atri, facendola diventare un semplice day hospital. Nella delibera di nomina si cita il parere del direttore del dipartimento chirurgico facente funzione (all'epoca Osvaldo De Berardinis) in cui sostanzialmente si dice che nessuno dei candidati spicca sull'altro per qualità professionali. Però, poco dopo nella delibera - pubblicata dal 29 sull'albo aziendale telematico - la Asl motiva la nomina con il fatto che Robimarga "vanta una maggiore esperienza in merito alle attività chirurgiche proprie di urologia ed è l'unico che si dichiara in possesso dell'idoneità primariale". La nomina mette la Asl in una posizione scomoda. La stessa azienda che l'ha promosso, infatti, potrebbe dover scegliere se costituirsi parte civile in un eventuale processo contro di lui, in quanto parte lesa.

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