Teramo, l'emergenza non è finita: quasi duemila case senza gas

Riallacciati 19mila contatori, oggi aprono 5 “punti di raccolta segnalazioni” per chi non è stato trovato dai tecnici

TERAMO. In teoria gli “uomini blu” hanno riportato il gas in tutte le zone, anche le più periferiche di Teramo e Torricella. Questo annuncia 2i Rete gas, che gestisce la distribuzione. Ieri sera erano state riattivate più di 19mila utenze sulle 21.348 di entrambi i centri. A ben guardare, dunque, più di duemila utenze non sono state riallacciate. Non a caso un comunicato della prefettura parla di situazione gas «tornata alla quasi normalità». «La rimanenza è costituita dalle utenze residuali delle case risultate chiuse al passaggio dei tecnici», continua la nota della prefettura che avvisa che da oggi saranno istituiti i “punti di raccolta segnalazioni" operativi dalle 10 alle 14 e dalle 15 alle 18.

«Abbiamo rialimentato tutte le 46 zone», spiega Andrea Vallebona, responsabile per il Centro Italia della 2i Rete gas, «certamente nei prossimi giorni ci sarà una “coda”, costituita da coloro che non abbiamo trovato in casa o in ufficio. Ma per noi l’emergenza gas è finita. Domani (oggi per chi legge, ndr) resterà in zona una settantina di tecnici. Prevediamo di farne restare diversi ancora qualche giorno: magari qualche utente è fuori per le vacanze e torna la prossima settimana». Vallebona è soddisfatto della gestione dell’emergenza: «Speravo che andasse così veloce, prudenzialmente avevamo annunciato che sarebbe stato necessario ancora un giorno visto che poteva accadere qualche imprevisto, come il blocco di una valvola, che però per fortuna non è accaduto».

Anche il sindaco Maurizio Brucchi è soddisfatto. «L’emergenza è ormai in via di risoluzione», dichiara, «certo, rimangono i dubbi su quanto accaduto giovedì. Voglio capire quel che è successo. Ieri tanti ristoranti hanno dovuto rinunciare a numeri importanti di prenotazioni. Qualcuno dovrà pagare. I tecnici della 2i Rete gas hanno fatto un grande lavoro».

A dirla tutta, qualche sbavatura - comprensibile date le dimensioni dell’emergenza ma pur sempre fonte di ulteriore disagio - c’è stata. Da venerdì mattina prefettura, Comune e 2i Rete gas non hanno fatto altro che raccomandare ai residenti delle zone previste dalla “tabella di marcia” di restare in casa per far riallacciare l’erogazione e di non procedere da soli “per questioni di sicurezza”. I residenti del centro storico sono rimasti bloccati in casa tutto sabato pomeriggio, quando era previsto l’allaccio, domenica mattina e pomeriggio. «Ho aspettato fino alle 13», racconta un abitante, «poi visto che era Pasqua ed ero senza gas sono andato a mangiare dai parenti. Con un po’ di inquietudine: si erano tanto raccomandati di restare a casa... Quando sono tornato nel pomeriggio ho trovato un avviso sul portone del mio condominio in cui si leggeva sostanzialmente: non eravate in casa, il gas riattivatevelo da soli. E allora tutte quelle questioni di sicurezza?». In effetti ci sono utenti del centro storico che l’avviso non l’hanno nemmeno trovato affisso sui portoni. E che, avendo chiesto l’intervento di un tecnico a uno dei numeri utili, non l’hanno ricevuto. La speranza, per gli oltre duemila ancora senza gas, è che oggi sia la volta buona.

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