la crisi

Teramo, l’Hatria licenzia 25 operai: tensione in azienda

Sei sindacalisti impediscono l’uscita di due rappresentanti della proprietà che non avevano voluto incontrarli. Oggi l’assemblea può votare lo sciopero

TERAMO. Si parlava da tempo delle difficoltà dell’Hatria, l’azienda ex gruppo Marazzi che produce sanitari nel nucleo industriale di Sant’Atto. Ieri queste difficoltà si sono materializzate nell’annuncio ai sindacati, da parte dell’amministratore unico Vincenzo Panza, di una riduzione di personale che sarà, a quanto pare, tra le 25 e le 30 unità. In azienda erano presenti due rappresentanti della proprietà, il fondo d’investimenti americano Cobe Capital, e la delegazione sindacale avrebbe voluto parlare con loro. Il fatto che i due abbiano rifiutato il confronto, delegando Panza a rappresentarli, non è andato giù ai rappresentanti dei lavoratori. In tarda mattinata, quando i due sono ripartiti alla volta dell’aeroporto di Ancona, l’auto sulla quale viaggiavano, guidata da un dipendente dell’Hatria, è stata bloccata davanti al cancello dell’azienda da sei sindacalisti, quattro della Rsu e due delle segreterie provinciali Cgil e Cisl. Ci sono stati momenti di tensione e sono stati chiamati anche i carabinieri, poi giunti con una pattuglia. I due manager di Cobe Capital non ne hanno voluto sapere di fermarsi a parlare con i sindacalisti e sono andati via a piedi.

I sindacati dell’Hatria hanno convocato per oggi un’assemblea, che deciderà quali forme di protesta mettere in campo contro la riduzione di personale. Potrebbero essere decisi scioperi e il picchetto dei cancelli, come già avvenne all’Hatria un paio di anni fa.(red.te)

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