Teramo, la lista nera in ComuneUn dipendente su due è assenteista

Indagine dell’amministrazione: al primo posto il settore del personale

TERAMO. La metà dei dipendenti del Comune non va al lavoro. E' quanto emerge dai dati sulle assenze del personale raccolti dall'amministrazione cittadina. La media è stata calcolata su otto mesi da gennaio a ottobre.

Non sono stati considerati luglio e agosto, periodo nel quale l'incidenza della ferie estive fa lievitare le percentuali a livelli altissimi, si attesta al 48,1% di mancate presenze. In pratica uno su due, dei circa 400 dipendenti dell'ente, non va in ufficio. Le assenze, come specificicano i grafici mensili pubblicati sul sito www.comune.teramo.it nella sezione "trasparenza", sono riferite a motivi previsti sia dalla legge che dal contratto. Tra questi, oltre alle ferie, figurano malattie, permessi retribuiti, congedi parentali e il ricorso alla legge 104 per l'assistenza a un familiare non autosufficiente.

Sta di fatto, però, che la mancanza di quasi il 50% del personale è un risultato pesante, soprattutto in un periodo di crisi come questo in cui anche i dipendenti pubblici rischiano di finire sotto le cesoie di tagli ed esuberi. Il rilevamento compiuto dall'amministrazione indica che il record, sempre escludendo luglio e agosto, è stato raggiunto a giugno, con 52,5% di assenze, seguito da aprile con 51,1%. Tutti gli altri mesi si attestano tra il 47 e il 48% con la soglia minina toccata in ottobre, quando non si sono presentati in ufficio il 43,89% dei lavoratori.

Per quanto riguarda i singoli ambiti amministrativi, presi in esame dalla ricognizione statistica, la media più di alta di assenze è registrata nel settore 1, che comprende personale, attività produttive e polizia amministrativa, con il 57,4%. A seguire il settore 8 (attività sociali, affari generali, e politiche giovanili) con 55.6% e il settore 9 (avvocatura) con il 55,3%. I più presenti al lavoro sono vigili e maestre. La polizia muncipale, che fino a qualche settimana fa rientrava iniseme all'Urp e all'ufficio di gabinetto sotto il controllo diretto del sindaco Brucchi prima di essere affidata al nuovo assessore Giacomo Agostinelli, si è attestata al 34,7% di assenze.

Il più virtuoso resta comunque il settore 6 (istruzione, cultura, sport e musei) con una media di mancate presenze che si ferma al 33,9%. I dati aggregati mese per mese mostrano che il picco massimo di assenze è stato raggiunto a settembre dagli uffici personale, attività produttive e polizia amministrativa (settore 1) con il 65,29%. A seguire l'avvocatura (settore 9) che ha inanellato record negativi sia ad aprile, con il 62,22%, che a marzo, con il 61,46% di dipendenti che sono rimasti a casa.

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