Teramo, la Procura apre l’inchiesta sui blackout dell’Enel

Fascicolo per interruzione di pubblico servizio dopo i primi esposti dei sindaci. Il primo cittadino di Mosciano: «Atteggiamento scorretto verso enti e cittadini»

TERAMO. Per ora c’è spazio solo per la rabbia e l’esasperazione di chi è senza corrente elettrica ormai da sette giorni, in case con temperature polari. Per tutto il resto proverà un’inchiesta giudiziaria a dare delle risposte ai tanti perchè di un’emergenza che tale resta dopo una settimana, anche dopo le continue rassicurazioni fatte dall’Enel con tempi di ripristino, accusano gli amministratori locali, mai rispettati.

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La Procura teramana, guidata dal procuratore Antonio Guerriero, ha aperto un fascicolo per interruzione di pubblico servizio che, per ora, è a carico di ignoti. L’inchiesta è scattata dopo le denunce penali presentate contro l’Enel da tanti sindaci che si sono ritrovati soli a gestire un disastro sul fronte della mancanza di elettricità con migliaia di persone rimaste al freddo, bambini e anziani malati portati via con gli elicotteri, inseguendo continui annunci di riattivazione delle linee. Ad occuparsi dell’inchiesta, coordinata dal procuratore, sarà il pool di magistrati già istituito e al lavoro sul fronte sisma e scuole. L’obiettivo è quello di ricostruire, con l’acquisizione di documenti, tutta la vicenda, ancora prima della fase dell’emergenza. E fare chiarezza su ruoli e responsabilità. Dice il sindaco di Mosciano Giuliano Galiffi, che già giovedì ha presentato un esposto in procura per denunciare la drammatica situazione delle migliaia di persone rimaste senza corrente elettrica,: «Riscontriamo l’atteggiamento scorretto dell’Enel che anzichè dare risposte ai cittadini e risolvere i problemi, li rimanda all’amministrazione comunale come se noi potessimo risolvere problemi non di nostra competenza».

Le interruzioni di corrente elettrica in molti casi sono iniziate già nella tarda serata di domenica 15, soprattutto in alcune località di montagna ma anche in molte frazioni del capoluogo. Con il passare delle ore le interruzioni si sono estese a tante altre località, molte delle quali ancora fino a ieri erano al buio o con generatori non sempre in funzione. E’ il caso di molte zone della Val Fino, da Arsita a Bisenti fino a Castiglione Messer Raimondo. Situazione al limite a Notaresco, Castellalto, Montorio dove per oltre una settimana in migliaia sono rimasti senza corrente elettrica. Per non parlare delle tante frazioni di Colledara, Isola, Tossicia, Castelli, Valle Castellana, Castel Castagna. E agli esposti già presentati ben presto se ne aggiungeranno altri. Dice il primo cittadino di Notaresco Diego di Bonaventura, uno dei tanti amministratori in prima linea in questi giorni: «Ora penso all’emergenza, a risolvere i problemi della gente, ma subito dopo presenterò un esposto e una richiesta di risarcimento danni per i cittadini, i commercianti. Perchè quello che è successo è veramente scandaloso».

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