Teramo, maltratta la madre per dieci anni e viene arrestato

Minacce, vessazioni ed estorsioni per acquistare droga. E’ stata la donna, esasperata, a denunciare il figlio quarantenne

TERAMO. L’accusa è pesante: per dieci anni avrebbe minacciato e terrorizzato la madre estorcendole soldi da usare per comprare sostanze stupefacenti. In un caso l’avrebbe colpita con un contenitore pieno di urina. Critian Ciavarelli, disoccupato 40enne di Torricella, ieri mattina è stato arrestato in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare chiesta dal pm Laura Colica e firmata dal gip Domenico Canosa. A denunciare l’uomo, per cui sono scattati gli arresti domiciliari in un’abitazione diversa da quella della madre, è stata proprio la donna stanca delle continue vessazioni. E’ stata lei a rivolgersi ai carabinieri per raccontare quello che succedeva sia quando il figlio viveva con lei sia quando non erano più conviventi. Lo ha fatto raccontando delle continue minacce subite, degli atteggiamenti vessatori al limite della violenza fisica, delle urla continue, del terrore che provava tutte le volte che l’uomo le chiedeva dei soldi. Anzi, secondo gli investigatori, le estorceva.

Perchè dalle indagini, portate avanti dai carabinieri della stazione di Torricella guidati dal luogotenente Elledeo Franceschini, sarebbe emerso che in più occasioni l’uomo l’avrebbe costretta a consegnarli dei soldi sotto la minaccia di violenza fisica. Continue le richieste di denaro fatte dall’uomo, soprattutto negli ultimi mesi quando, sempre secondo la ricostruzione dei militari, ogni giorno si presentava dalla donna per avere dei soldi. Inizialmente dicendo che erano per fare la spesa o per pagare una bolletta, ma le richieste erano sempre accompagnate da intimidazioni e minacce, a tal punto che in alcune occasioni le urla sono state sentite fino in strada. E sono stati i militari, nel corso di indagini approfondite e mirate, a ricostruire gli anni di vessazioni subiti dalla donna. Le indagini sono diventate un atto di accusa sul tavolo del pm che ha aperto un fascicolo per estorsione: successivamente la richiesta di misura al giudice che nei giorni scorsi l’ha firmata. Ieri è stata eseguita. Il caso non si discosta dai tanti che si sono verificati negli ultimi tempi nel territorio teramano e che sono sempre nati dalle denunce dei familiari, oppressi e minacciati per anni dalle richieste continue di soldi da parte dei figli: non solo per acquistare sostanza stupefacente ma anche per giocare ai videopoker. E’ questo il caso avvenuto qualche mese in Val Vibrata: in questo caso a denunciare un uomo di 38 anni è stata la sorella stanca di assistere impotente alle continue richieste che il congiunto faceva alla madre pensionata, unica fonte di reddito dell’intera famiglia insieme ai guadagni dei lavori saltuari della giovane. L’uomo è stato prima allontanato da casa e poi arrestato dopo le continue violazioni della misura.(d.p.)

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