Teramo, ragazza salvata da un aneurisma

La 33enne è stata operata d'urgenza nella radiologia vascolare al Mazzini con un’embolizzazione. Ora è ricoverata in rianimazione ma è vigile e muove tutti gli arti

TERAMO. E’ arrivata in ospedale con un forte mal di testa. Ora è in rianimazione, salvata grazie a un complesso intervento.

F.D.G., 33 anni, professionista teramana, quando il dolore si è fatto troppo intenso è andata al pronto soccorso dell’ospedale di Sant’Omero. Qui la ragazza, dopo un primo momento in osservazione, è stata mandata all’ospedale di Teramo visto che il dolore continuava e il Mazzini dispone di strumentazione adatta per una diagnosi approfondita. All’ospedale di Teramo è stata sottoposta a una Tac che ha evidenziato un’emorragia subaracnoidea. La paziente è stata poi studiata con l’angiotac che ha fatto scoprire un aneurisma di 6 millimetri in un vaso profondo in un ramo dell'arterai cerebrale media di sinistra. Un’emorragia molto difficile da trattare per la sua posizione, un caso su cui si sono confrontati radiologi e neurochirurghi. F.D.G. è stata operata tempestivamente con un’embolizzazione. Si tratta di un intervento eseguito ormai da anni dalla radiologia vascolare del Mazzini, unità semplice inserita nell’ambito dell’unità complessa di radiologia diretta da Vincenzo Di Egidio. In sostanza con un piccolo catetere si naviga attraverso le arterie del corpo partendo dall’arteria femorale della gamba e si arriva nell’aneurisma. Qui si collocano delle spirali che chiudono il vaso escludendolo dalla circolazione arteriosa e fermando così il sanguinamento.

L’intervento è stato eseguito giovedì scorso e la paziente è stata poi ricoverata in rianimazione. Ora F.D.G. è sveglia, vigile, cosciente e muove tutti gli arti. E, se tutto andrà bene, già oggi sarà trasferita in reparto. Fra qualche giorno la dimissione.

Determinante, come al solito, la tempestività: non a caso l’ictus rientra nel novero delle patologie “tempo dipendenti”. Nel 2017 la radiologia vascolare del Mazzini ha eseguito più di 30 procedure di diverso genere, su pazienti provenienti dal Centro Italia.

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