Teramo, scopre per caso che la Soget gli ha pignorato il conto corrente
Imprenditore non riesce a prelevare per pagare le tasse: la Soget gli aveva bloccato 2.500 euro per vecchi bolli auto
TERAMO. Uno dei peggiori incubi è sognare di avere un telefonino e non riuscire a comporre il numero per chiedere aiuto. Un imprenditore teramano ne ha vissuto uno simile: avere un bancomat e non riuscire a prelevare i soldi per pagare le tasse.
La disavventura vissuta da D.C. ha degli aspetti paradossali e inquietanti. Il 16 dicembre, come tutti ben sanno – in particolare gli imprenditori – scadono i termini per i pagamenti di una serie di imposte, dall’Iva, alla Tasi, alla Imu e perchè no, anche all’Inps. Qualche giorno prima l’imprenditore va al bancomat per fare un prelievo e iniziare la sfilza di pagamenti. Ma il bancomat gli risponde “picche”. «Non era possibile, sapevo di avere capienza nel mio conto corrente», racconta D.C., «così il giorno dopo sono andato allo sportello, in banca. Qui l’impiegato mi dice che dovevo parlare con il direttore. Io, sempre più stupito, vado da lui: mi dice c'era atto di pignoramento presso terzi con indicazioni sommarie cioè "Sanzioni amministrative" per gli anni 2003-2008. Io non ne sapevo niente. Quel che è più sconvolgente è che il pignoramento risale ad aprile». Il malcapitato non se ne era accorto. La somma pignorata, infatti, ammonta a 2.500 euro e avendo più soldi sul conto non era scattato il blocco.
«In tutti questi mesi nessuno, nè la banca nè la Soget, che ha proceduto al pignoramento, aveva pensato bene di avvisarmi», racconta arrabbiato D.C., «così l’indomani sono andato alla Soget di viale Bovio. E lì ho trovato una quindicina di persone che avevano vissuto un’esperienza simile alla mia». Finalmente l’imprenditore viene a capo del mistero: la Soget, per conto della Motorizzazione, gli contesta il mancato pagamento di bolli dell'auto dal 2003 al 2008. «Il “bello” è che non mi è arrivata alcuna comunicazione dalla Soget la quale, senza accertarsi se ero informato, ha potuto bloccare il conto corrente. Loro dicono che mi hanno inviato delle raccomandate, che io non ho mai ricevuto e abito nella stessa casa dal 2008, difficilmente sono andate perse. Il presunto debito nei confronti della Motorizzazione con gli interessi, è di 1.660 euro. Mi hanno bloccano l'importo più un altro 60-70% se dovesse succedere qualcosa, tipo un contenzioso». Ora l'unica cosa che si può fare è presentare un ricorso, se l’imprenditore riuscirà a ritrovare le ricevute di 12 anni fa. «Per la cronaca le tasse sono riuscito a pagarle appena in tempo facendomi prestare i soldi da amici e alla banca ho intimato di pagare i 1.660 euro per liberarmi il conto, che ora chiuderò visto che nemmeno loro mi hanno avvisato. Finite le feste andrò alla Motorizzazione a verificare l’accaduto e quali comunicazioni mi sono state inviate, se sono state inviate. Non ho ricevuto nemmeno quella del pignoramento. Bel modo di farmi gli auguri di buon 2016».
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