Teramo senza gas per altri quattro giorni / Video Arriva una cucina da campo per l'emergenza

Conferenza stampa in prefettura: i tecnici dovranno controllare ogni contatore prima di reimmettere metano nella rete

TERAMO. Teramo e Torricella rimarranno senza gas per quattro giorni, forse sei. E’ questo il dato poco tranquillizzante emerso dalla conferenza stampa che si è tenuta stamattina in prefettura. Il prefetto di Teramo, Valter Crudo ha più tardi spiegato che le utenze "disalimentate" sono in totale 21.348, di cui 20.526 a Teramo capoluogo e il resto a Torricella. In attesa che il gas torni, il Comune allestirà da domani una cucina da campo in largo Madonna delle Grazie, per fornire pasti caldi a chi ne avrà la necessità.

La città sarà divisa in zone, alcune riavranno la fornitura prima, altre dopo (ancora non è stata resa nota la calendarizzazione) e ognuna verrà controllata da tecnici - ne stanno arrivando da tutta Italia - che dovranno verificare se è stato chiuso il rubinetto del contatore. Una volta fatto questo, la zona verrà rialimentata. È successo già oggi, dalle 18.30 alle 20, nelle frazioni di Collurania, bivio Miano e villa Romita.

I tecnici della società di distribuzione "2i Rete Gas" spiegano che in effetti il metano è già disponibile nella centrale di distribuzione, ma non viene immesso nella rete per questioni di sicurezza. Sempre i tecnici della società dicono di non sapere come mai l’altra società, quella che gestisce la rete abbia smesso di fornire il gas alla centrale di distribuzione, si suppone che il problema derivi dal lavori sulla conduttura. Certo è che alla Sgi, che gestisce appunto la rete, verranno chiesti i danni.

Crudo ha detto che viene garantita l'alimentazione dei punti sensibili, come l'ospedale - servito da cosiddetti "carri bombolieri" e con gasolio - e le due case di cura e per anziani.

In città le ripercussioni sono gravi: molti forni per la panificazione questa mattina non hanno aperto e forti disagi vengono denunciati dai ristoratori e dai baristi e anche da quelle attività che non sono organizzate con le cucine elettriche.

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