Tercas e Caripe, niente esuberi per l’incorporazione nella BpB

Firmato ieri a Bari l’accordo con i sindacati: inizialmente si parlava di trecento dipendenti a rischio. La riduzione del personale dovuta alla fusione si farà tramite pensionamenti ed esodi volontari

TERAMO. Nessun esubero nella fusione per l’incorporazione di Banca Tercas e Caripe nel gruppo Banca Popolare di Bari. È quanto prevede l’accordo firmato ieri nel capoluogo pugliese tra i rappresentanti dei sindacati nazionali e locali di categoria e i dirigenti dell’istituto di credito barese. La trattativa con la Popolare Bari, spiegano fonti sindacali, «era iniziata a maggio quando la banca aveva dichiarato 300 esuberi, in conseguenza della procedura di incorporazione». Una cifra che in seguito è stata ridimensionata, per cui i gli esuberi erano stati ricalcolati in oltre un centinaio.

«Grazie all'intesa raggiunta oggi», prosegue la nota sindacale riportata dall’Ansa, «sono stati salvaguardati i posti di lavoro in cambio dell’attivazione di alcune giornate di solidarietà volontaria, ed è stato concordato l’impegno da parte dell’istituto a confermare un centinaio di lavoratori a tempo determinato e gli apprendisti alla naturale scadenza del loro contratto». L’accordo ha previsto, inoltre, l'uscita incentivata di circa una quarantina di lavoratori che matureranno i requisiti pensionistici entro il 2020. I sindacati hanno poi ottenuto, nell’ambito dell’intesa, l’impegno della banca a ridurre del 20% le consulenze e ad avviare le trattative per il rinnovo del contratto integrativo entro l'autunno.

«È un buon accordo, forse il migliore che si potesse fare in un momento di così grande difficoltà del settore del credito», commenta il segretario regionale della Fisac Cgil Francesco Trivelli, il quale rimarca soprattutto il fatto che tutte le uscite del personale sono volontarie, o tramite prepensionamenti o con esodi incentivati. «Da parte dell’azienda non c’era la volontà di licenziare», aggiunge il sindacalista, che sottolinea anche come l’accordo preveda il mantenimento dei contratti integrativi di Tercas e Caripe per quanto riguarda la parte economica.

L’incorporazione delle due banche abruzzesi nella Popolare di Bari, operativo a tutti gli effetti da lunedì scorso, si completa quindi senza grandi scossoni. C’è stato tuttavia qualche e intoppo per la clientela, dovuto agli assestamenti tecnici del trasferimento di migliaia di conti correnti da una banca all’altra e su questo il sindacalista osserva: «I colleghi sono stati encomiabili, hanno lavorato fino a notte tarda, anche il sabato e la domenica, in tutte le filiali, e anche in questi giorni stanno tutti lavorando alacremente. Qualche disservizio c’è stato, non certo per mancanza di buona volontà da parte dei dipendenti, ma per la grandiosità dell’operazione: due banche che si fondono in una terza è davvero un evento eccezionale». (e.a.)

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