Tortoreto, Monti si ritira Strada spianata per Richi

Il primo cittadino per ricomporre la frattura nel centrodestra fa un passo indietro e incorona come candidata sindaco l’attuale assessore comunale al turismo

TORTORETO. Il sindaco di Tortoreto Gino Monti, messo all’angolo, firma la sua resa: «Bene la candidatura a sindaco di Alessandra Richi se serve all’unità del centrodestra». Con queste parole, ieri il primo cittadino ha compiuto il suo passo indietro, accettando la proposta giuntagli nei giorni scorsi per evitare la spaccatura, dall’altra anima del centrodestra, quella vicina all’assessore provinciale Francesco Marconi che può contare anche alcuni membri dell’attuale maggioranza tortoretana.

Monti, però, accettando di farsi da parte, ha anche imposto alcuni paletti, con lo scopo di non gettare tutto il lavoro svolto da amministratore e nel comporre la lista che avrebbe dovuto sostenerlo: «Ci sono condizioni imprescindibili: tutto il gruppo consiliare deve essere d’accordo, lo devono essere i partiti che sostengono la coalizione, le associazioni a sostegno e la società tortoretana che si sente rappresentata. Altra condizione è che anche l’assessore provinciale, Francesco Marconi, deve rientrare. Perché se non c’è coesione io non sono sicuro che la candidatura della Richi vada a buon fine. L’assessore è una risorsa, non va sciupata né sacrificata inutilmente. La sua figura va protetta, non immolata». Via libera, quindi, alla candidatura a sindaco dell’attuale assessore al turismo e alla cultura, che ha avuto un ruolo da protagonista nei cinque anni di governo della città da parte di Monti, ma che sembra dover ancora sciogliere la sua riserva. Il suo nome, però, appare l’unico che possa far superare l’empasse creato dal duello tra Monti e Marconi che nelle settimane scorse ha fatto tremare il centrodestra. «Se a guidare la coalizione è un nostro amministratore, come l’assessore Richi, mi sento anche io rappresentato», commenta il sindaco Monti, ma le ore che hanno preceduto la sua decisione sembrano essere state davvero difficili per lui dal punto di vista umano. Chi gli è stato vicino, infatti, racconta di un forte dispiacere per essere stato costretto a farsi da parte, proprio adesso che il suo lavoro per la ricandidatura era a un passo dall’essere completato, dopo aver incassato il “sì” di una larga parte di chi ha amministrato con lui per cinque anni. La sua sorte politica, invece, per ora sembra simile a quella dell’ex sindaco di Alba, Franchino Giovannelli, che nel 2013 ha fatto il suo passo indietro nella località vicina, ma che nelle ultime settimane ha tentato di tessere l’alleanza tortoretana che avrebbe dovuto sostenere Monti e che avrebbe potuto contare anche l’area di centrosinistra di Rolando Papiri.

Luca Tomassoni

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