Elia Artone e Carlo Mazzi, le due vittime

Tragedia di Giulianova, l’autopsia conferma: i due marittimi sono annegati 

L'anatomopatologo esclude la presenza di traumi sui corpi delle vittime del naufragio. Domani funerale unico per Artone e Mazzi

GIULIANOVA. Sono entrambi annegati, Elia Artone e Carlo Mazzi, armatore e marittimo morti nel naufragio del peschereccio Eliana a 3 miglia dal porto di Giulianova, provocato dal maltempo, martedì pomeriggio. Lo hanno stabilito le autopsie eseguite ieri all’ospedale di Teramo dall'anatomopatologo Giuseppe Sciarra, che hanno confermato quello che si pensava fin dal giorno della tragedia. C’era anche il sospetto che la morte potesse essere stata causata dai colpi subiti quando le onde hanno travolto l’imbarcazione, ma l’autopsia lo ha escluso: sui corpi delle due vittime non sono stati trovati segni di traumi, a parte qualche piccola escoriazione. I due marittimi sono rimasti sorpresi dalla tempesta improvvisa, al punto da non riuscire ad indossare nemmeno i giubbetti di salvataggio.

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L'esame medico legale avrebbe anche rilevato la presenza di tracce di gasolio sul corpo e nei polmoni dell'armatore Artone, che fanno presupporre che sia rimasto intrappolato nel vano motori. C’è il sospetto che il naufragio sia stato causato non solo dal maltempo, ma anche dal fatto che l’imbarcazione non riusciva a salpare le reti calate per la pesca a strascico, forse perché impigliate, e questo avrebbe reso quasi impossibile manovrare l’Eliana, nonostante al timone ci fosse un marinaio esperto come Artone. È un’ipotesi che viene presa in seria considerazione negli ambienti della marineria giuliese, ma per accertarlo bisognerà prima individuare e recuperare il relitto, operazione che si sta rivelando più difficile del previsto. Anche nella mattinata di ieri una motovedetta e un gommone della guardia costiera di Giulianova, diretta dal tenente di vascello Clarissa Torturo, hanno perlustrato il tratto di mare dove presumibilmente si è inabissato il peschereccio, a circa tre miglia dal porto, ma ancora una volta senza esito, nonostante l’utilizzo di strumentazioni elettroniche.
Sono morti insieme e avranno funerali insieme, nel giorno di lutto cittadino deciso dal sindaco Francesco Mastromauro. Lo stesso primo cittadino e il parroco don Ennio Lucantoni, sono riusciti a far superare ai famigliari la rabbia dei primi momenti scatenata dal dolore per la perdita dei loro congiunti e così, a differenza di quanto deciso in un primo momento, le due salme saranno entrambe nella chiesa di San Pietro al Lido, sabato mattina alle 10. La messa sarà officiata dai tre parroci giuliesi. Ai funerali saranno presenti anche le delegazioni delle marinerie abruzzesi al fianco di quella giuliese duramente colpita dall’ennesima tragedia del mare. (red.te.)
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