Truffa e peculato, la procura chiude l'inchiesta su Robimarga

A 24 ore dall'avviso di garanzia al manager dell'Asl teramana Giustino Varrassi per la promozione del medico indagato Corrado Robimarga, la procura questa mattina ha firmato l'avviso di conclusione dell'indagine

TERAMO. A 24 ore dall'avviso di garanzia al manager dell'Asl teramana Giustino Varrassi per la promozione del medico indagato Corrado Robimarga, la procura questa mattina ha firmato l'avviso di conclusione dell'indagine aperta sull' urologo ed ex assessore al Comune di Teramo.

L'atto, firmato dal procuratore Gabriele Ferretti e dal pm Davide Rosati, significa che la procura ha chiuso le indagini.

Robimarga è indagato per peculato, falso ideologico e truffa aggravata ai danni dello Stato nell'inchiesta scattata ad aprile. Per due mesi, su ordinanza del gip Guendalina Buccella che ha accolto la richiesta del pm, è stato sospeso dal servizio in ospedale. Un provvedimento confermato dal tribunale del Riesame dell'Aquila che ha respinto il ricorso del medico. Secondo l'accusa della procura Robimarga avrebbe fatto visite a pagamento in ospedale (cinque gli episodi) senza versare il dovuto alla Asl.

Il pm, inoltre, contesta al medico di aver falsificato la cartella clinica di un paziente per coprire presunte irregolarità. Accuse sempre respinte dal professionista indagato anche per essersi assentato dal posto di lavoro presentando falsi documenti alla Asl attestanti la sua presenza negli uffici comunali come assessore. (d.p.)

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