Truffati in 12mila con l'autovelox

Francesco Di Marco, Katia Pompetti, Luciano Cioci e Roberto Piersanti dovranno rispondere di abuso d'ufficio per le 12 mila multe rilevate con l'autovelox in modo irregolare nel periodo tra gennaio 2008 e febbraio 2009

TERAMO. l gip del Tribunale di Teramo, Giovanni De Rensis, ha rinviato a giudizio il sindaco di Canzano, Francesco Di Marco, 46 anni, gli assessori Katia Pompetti (32) e Luciano Cioci (36) e l'ex comandante dei vigili urbani, Roberto Piersanti (62), per abuso d'ufficio, e il solo Piersanti anche per falsità materiale e ideologica commessa da pubblico ufficiale in atto pubblico per la vicenda delle 12 mila multe per eccesso di velocità rilevate con l'autovelox in modo irregolare nel periodo tra gennaio 2008 e febbraio 2009. Fu poi il prefetto a ordinare lo spegnimento dell'impianto di rilevazione elettronica della velocità dopo la valanga di ricorsi al giudice di pace e la protesta mediatica organizzata dai multati, centinaia dei quali riuniti in un Comitato.

Secondo quanto accertato dall'inchiesta della Polstrada, le violazioni accertate erano veritiere, ma siccome l'impianto era sistemato nel tratto comunale abitato del Comune di Canzano, l'autovelox avrebbe dovuto funzionare con l'assistenza di personale delle guardie municipali. I 12 mila verbali furono annullati d'ufficio dal prefetto di Teramo nel settembre 2009 e l'amministrazione comunale fece ricorso al Tar, che negò la sospensiva e fino ad oggi non si è pronunciato nel merito.

Lo stesso gip ha ammesso la costituzione di parte civile di soltanto sei automobilisti multati, respingendo quella proposta dal Comitato che ne riunisce oltre 600. Il processo si terrà il 3 maggio 2012.

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