Tutti in fila per un pasto oggi timballo e agnello

Chiodi e Giuliante visitano la cucina mobile a Madonna delle Grazie che ieri dalle 12 alle 14 ha servito 750 sacchetti. Il pranzo di Pasqua sarà per 350 persone

TERAMO. A centinaia in fila sotto la pioggia, davanti al santuario della Madonna delle Grazie, per ritirare il pasto caldo fornito dalla cucina mobile della Protezione civile. Dopo i 150 pasti sfornati venerdì sera in una sorta di prova generale, la grande struttura arrivata da San Salvo è entrata a regime ieri a pranzo e di pasti ne ha forniti 750 in circa due ore, dalle 12 alle 14. L’afflusso di cittadini teramani rimasti senza gas è stato regolare e ordinato. Nessuna protesta, nessuna confusione: intorno alle 13 il tempo di attesa per ritirare il sacchetto era di 15-20 minuti al massimo. Il tutto sempre con un occhio alla solidarietà: ieri una signora anziana era in fila sotto la pioggia senza ombrello e i volontari le hanno immediatamente portato un pasto per evitare che si bagnasse. Nel frattempo, altri volontari della Protezione civile teramana si occupavano di portare il cibo a chi non poteva andarselo a prendere di persona e lo aveva richiesto telefonicamente.

La cucina mobile del gruppo di protezione civile Val Trigno è già stata impegnata in due terremoti, quello dell’Aquila e quello dell’Emilia, ed ha la capacità di sfornare 600 pasti all’ora a pieno regime. Ieri mattina i dieci volontari che la fanno funzionare hanno potuto preparare solo un paio di primi piatti (pasta con zucchine e salsiccia, pasta al ragù), Per cena il menu ha previsto cotolette e cordon bleu al forno. Ma oggi il pranzo di Pasqua si annuncia molto più ricco: pasta al forno, timballo e agnello.

Un’altra cucina mobile, più piccola e arrivata dall’Aquila, serve pasti caldi da ieri anche agli abitanti di Torricella Sicura nella centrale piazza Capuani. Ieri a pranzo ne ha sfornati 150.

«Abbiamo curato l’organizzazione nei minimi dettagli», spiega Mauro D'Ubaldo, presidente della Cives, «abbiamo provveduto persino al lavaggio degli indumenti dei cuochi e abbiamo montato una tenda riscaldata da 10 posti per ospitare i volontari della Val Trigno. Per il pranzo di Pasqua prevediamo di servire intorno al 350 pasti: a molti teramani il gas è stato riallacciato e altri la Pasqua la passano fuori Teramo. Per ora assicureremo il servizio anche a cena. Poi se dobbiamo prolungarlo anche nei giorni successivi ce lo dirà la prefettura».

Nella gestione del servizio mensa, oltre ai 10 volontari di San Salvo sono impegnati 25 volontari della Cives. «Ci organizziamo a turni», spiega ancora D’Ubaldo, «e con due mezzi portiamo a domicilio anche i pasti caldi a chi non si può muovere da casa, a pranzo ne abbiamo postati 40 e devo dire che chi li ha ricevuti è stato molto contento. Siamo soddisfatti di poter essere utili, questo d’altronde è il ruolo dei volontari, anche se significa non passare Pasqua o pasquetta con i propri cari».

Ieri pomeriggio la cucina mobile in largo Madonna delle Grazie ha ricevuto due visite eccellenti. Il governatore Gianni Chiodi e l’assessore regionale alla Protezione civile Gianfranco Giuliante si sono fermati a parlare con i volontari e con i primi teramani che andavano a prendere la cena da asporto. «Si dall’inizio siamo stati in contatto con il sindaco», afferma Giuliante, «per capire quale sarebbe potuta essere la risposta utile della Protezione civile in questo frangente. E come al solito i volontari hanno fatto fronte all’emergenza. Siamo venuti qui per trascorrere un po’ di tempo con loro: mi sembra corretto che se si chiede ai volontari di assicurare un servizio, anche chi è pro tempore a capo di un settore in Regione stia loro vicino». (d.v.-a.f.)

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