Un borgo per anziani e giovani coppie 

In costruzione un complesso da 138 appartamenti di cui 100 da affittare a canone sostenibile e con servizi sanitari

TERAMO. Un villaggio dove sarà confortevole vivere. Lo sarà se si è una giovane coppia, ma anche e soprattutto se si è anziani o con qualche disabilità. Il progetto edilizio della “Fabbrica del benessere”, in fase di realizzazione a Colleparco, proprio dietro all’università, è stato presentato ieri dalla Atena Costruzioni, società fondata nel 2007 proprio per realizzare il borgo teramano. Che è un progetto pilota a livello nazionale, visto che prevede la realizzazione di abitazioni a canone sostenibile ma anche spazi destinati alla salute (ambulatori medici), al benessere (piscina, palestra, spa e spazi per il divertimento), all’ecosostenibilità (orti urbani e sistema di riciclo dei rifiuti biodegradabili).
La spiccata attenzione ai servizi sanitari ha indotto la Atena, società con sede legale a Roma, ma con quella amministrativa in provincia di Teramo, a definirlo un progetto di “housing care”. «Il nostro obiettivo è trasformare le case in luoghi di cura, pensando alle difficoltà che incontrano le famiglie nella vita quotidiana, soprattutto quelle con figli, disabili, agli anziani. E quindi, accanto a un bel posto dove abitare, con vista sul Gran Sasso, una serie di servizi che rendono più facile la vita quotidiana», spiega Marco Maiello, presidente del cda. Gli edifici sono realizzati secondo criteri di indipendenza energetica (pannelli solari, abitazioni di “classe A”) e domotica avanzata: è stato adottato infatti lo standard internazionale Knx per la gestione automatizzata di riscaldamento, illuminazione e ventilazione nella massima semplicità. Insomma, non serve alzarsi per accendere la luce o il condizionatore, per fare degli esempi. E tutte le strutture saranno collegate con fibre ottiche. Inoltre, accanto agli ambulatori del medico di base e degli specialisti, ci saranno farmacia, centro riabilitativo, solo per citare alcuni servizi sanitari che saranno a disposizione di Colleparco e anche di Villa Mosca.
Ma non basta. Sempre Maiello spiega che un altro requisito sarà la sicurezza. Dal punto di vista geologico (il complesso è ancorato a terra con 900 pali che entrano per 10 metri nel sottosuolo), dal punto di vista sismico (con l’impiego di isolatori con dissipazione di energia per attrito), ma anche per quanto riguarda la sorveglianza.
L’investimento fatto nell’area di 20mila metri quadrati per realizzare i 138 appartamenti di cui 100 in affitto a canone sostenibile e 38 in vendita o in affitto è di tutto rispetto: 15 milioni di euro. Il 41% arriva da risorse pubbliche gestite ed erogate dalla Regione a sostegno dei canoni calmierati, per un altro 41% tramite un finanziamento bancario e per la rimanente parte da capitale privato. Il canone sarà deciso in base ai regolamenti territoriali e l’assegnazione degli appartamenti avverrà con specifici bandi a seconda delle priorità che saranno assegnate alle diverse categorie, ad esempio, giovani coppie o anziani o disabili. Probabilmente una parte sarà anche riservata all’università (studenti, ricercatori, docenti» con cui si stipulerà peraltro una convenzione per l’applicazione di corrette regole alimentari.
La “Fabbrica del benessere” è un progetto pilota nazionale che vuole essere proprio il primo passo per lanciare anche in altri territori iniziative di “housing care”. Per questo motivo sta nascendo la Fondazione Housing Care: il comitato costituente della Fondazione si sta formando e vede l’adesione di Assifero, Associazione Italiana delle Fondazioni ed enti della filantropia istituzionale. «Un sito-laboratorio», osserva Giampiero Ledda del comitato, «che ha una particolare valenza in un territorio come quello teramano che oltre alla fragilità economica è stato colpito da eventi particolari come il terremoto».
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